Vertenze politiche a Bucarest
La premier e leader socialdemocratica Viorica Dăncilă ha designato tre rappresentanti di ALDE ai dicasteri rimasti vacanti in seguito al ritiro di questo partito dal governo. Si tratta di Graţiela Gavrilescu all’Ambiente, Ion Cupă all’Energia e Alexandru Băişanu – ministro per i Rapporti con il Parlamento – tutti e tre deputati che, secondo la premier, vogliono portare avanti il progetto avviato nel 2016 accanto ai socialdemocratici, che, a suo avviso, sarebbe appoggiato anche da altri membri dell’ALDE.
E’ importante continuare a governare per offrire stabilità, mobilitarci per consolidare l’immagine della Romania all’estero, soprattutto ora che dobbiamo appoggiare il nostro rappresentante nella Commissione Europea. Partendo dagli interessi della Romania e dei romeni, ho preso la decisione di designare rappresentanti di ALDE per i tre portafogli vacanti, ha detto la premier.
La mossa fa seguito alla sorprendente elezione di uno dei leader dell’ALDE – Teodor Meleşcanu – alla carica di presidente del Senato, pure quella lasciata vacante dal capo liberal-democratico, Călin Popescu Tăriceanu, ed ha come unica ragione, ritengono i commentatori, il tentativo disperato di salvare il governo di minoranza PSD. D’altronde, Tăriceanu ritiene incostituzionale cooptare membri dell’ALDE nel governo, come anche l’appoggio concesso a Melescanu per ricoprire la seconda carica dello Stato.
Lo stesso Tăriceanu richiama l’attenzione che le persone designate non sono più membri dell’ALDE, quindi la struttura del governo è cambiata, per cui la premier deve chiedere la fiducia del Parlamento. Călin Popescu Tăriceanu denuncia le manovre del primo ministro.
Coloro che stanno tentando questa azione, lo fanno come singole persone e non come membri dell’ALDE. Un fatto che devono sapere sia la signora Dăncilă che loro stessi. La signora Dăncilă sta provando con tutte le forse varie formule del terzo mondo, solo per evitare questo voto al Parlamento. La signora Dăncilă ha violato i provvedimenti costituzionali e non rispetta la nostra decisione di ritirarci dal governo, ha detto Călin Popescu Tăriceanu.
Dall’opposizione, il leader dell’USR, Dan Barna, intima la Dăncilă a venire davanti al Parlamento, rivolgendo agli altri partiti all’opposizione l’appello di firmare il patto per le elezioni anticipate che, a suo avviso, potrebbero essere convocate col rispetto delle procedure fra circa sei mesi.
Da parte sua, il leader liberale, Ludovic Orban, ha dichiarato che la premier Viorica Dăncilă viola la legge fondamentale tramite il suo rifiuto di presentarsi al Parlamento per chiedere il voto sul rimpasto, e ha detto che l’attuale governo si trova in stato di illegalità.
Ştefan Stoica, 12.09.2019, 12:41