Vaccini e farmaci, all’attenzione delle autorità
In Romania, a livello nazionale, la vaccinazione dei bambini è calata costantemente da un anno all’altro. Si tratta di tutti i tipi di vaccini inseriti nel calendario nazionale di vaccinazione e la Romania si piazza al di sotto del livello di sicurezza raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (del 95%). Gli specialisti sostengono l’introduzione della vaccinazione obbligatoria, come unico metodo per prevenire la diffusione di malattie molto gravi. Però moltissimi genitori si rifiutano di far immunizzare i propri figli temendo gli effetti avversi.
Mihai Pelin, 14.07.2017, 12:33
In Romania, a livello nazionale, la vaccinazione dei bambini è calata costantemente da un anno all’altro. Si tratta di tutti i tipi di vaccini inseriti nel calendario nazionale di vaccinazione e la Romania si piazza al di sotto del livello di sicurezza raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (del 95%). Gli specialisti sostengono l’introduzione della vaccinazione obbligatoria, come unico metodo per prevenire la diffusione di malattie molto gravi. Però moltissimi genitori si rifiutano di far immunizzare i propri figli temendo gli effetti avversi.
Durante l’ultima seduta di governo, il premier romeno, Mihai Tudose, ha precisato che 180 mila bambini non sono vaccinati contro il morbillo e 80 mila contro la poliomielite. Proprio per questo, egli ha chiesto al ministro della Sanità, Florian Bodog, di preparare un’ampia campagna di informazione su questo tema, volta a fare capire a tutti i romeni la necessità della vaccinazione. Mihai Tudose sostiene inoltre che dovrebbe esistere anche in Romania “una fabbrica di vaccini” ed ha chiesto a Florian Bodog di presentare un piano tramite cui l’Istituto Cantacuzino — che vanta oltre 90 anni di esperienza in questo settore — diventi “funzionale”.
La Romania ha bisogno di una Legge sulla vaccinazione per entrare in normalità, sostengono gli esperti, e i dibattiti in merito sono stati già avviati. Secondo il nuovo progetto, i genitori non saranno più sanzionati se si rifiuteranno di far immunizzare i propri figli, però al momento della loro iscrizione all’asilo o alla scuola dovranno presentare documenti che attestino che ai loro figli sono stati somministrati i vaccini obbligatori.
La Romania si confronta attualmente con la maggiore epidemia di morbillo degli ultimi anni. Finora sono stati registrati più di 7.600 casi di contagio e 31 decessi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera una tragedia inaccettabile quest’epidemia che continua in Europa, dove 35 persone sono morte negli ultimi 12 mesi. La più recente vittima è stato un ragazzino di sei anni in Italia, però sono stati segnalati decessi causati dal morbillo anche in Germania e Portogallo.
Tornando alla Romania, va detto inoltre che più di 2300 farmaci rischiano di scomparire dal mercato romeno a causa dell’aumento della tassa sul fatturato dei produttori di medicinali. Secondo l’Associazione dei Produttori di Farmaci Generici di Romania, occorre passare subito al calcolo differenziato della tassa quest’anno e alla sua eliminazione per i farmaci generici, dal 2018. Il Ministero della Sanità e la CNAS hanno già avviato negoziati ed hanno avuto incontri con i rappresentanti dell’industria farmaceutica, per tracciare un nuovo meccanismo di applicazione di questa tassa, accettabile per tutte le parti e che, a medio e lungo termine, sia conforme ai principi di trasparenza, prevedibilità e sostenibilità. (tr. G.P.)