Vaccinazione – informazione e disinformazione
I vaccini utilizzati in Romania sono sicuri ed efficaci e sono verificati secondo i più alti standard di qualità esistenti nel mondo, ha assicurato il Ministero della Salute romeno, in risposta ad una campagna di disinformazione avviata nello spazio pubblico e online. I messaggi sulle reti sociali e i materiali stampati, distribuiti nelle zone affollate oppure nelle caselle postali, consigliano i romeni di non far vaccinare i propri bambini. Per renderli più credibili, gli autori di questi messaggi usano, senza essere autorizzati, sigle del Ministero della Salute, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’UNICEF. Il Ministero della Salute non aderisce per niente alla campagna di disinformazione relativa all’inefficacia e ai rischi comportati dalla vaccinazione e ammonisce che i materiali distribuiti contengono informazioni false, che possono ingannare i genitori e mettere in pericolo la salute della popolazione.
Ştefan Stoica, 06.09.2018, 13:28
I vaccini utilizzati in Romania sono sicuri ed efficaci e sono verificati secondo i più alti standard di qualità esistenti nel mondo, ha assicurato il Ministero della Salute romeno, in risposta ad una campagna di disinformazione avviata nello spazio pubblico e online. I messaggi sulle reti sociali e i materiali stampati, distribuiti nelle zone affollate oppure nelle caselle postali, consigliano i romeni di non far vaccinare i propri bambini. Per renderli più credibili, gli autori di questi messaggi usano, senza essere autorizzati, sigle del Ministero della Salute, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’UNICEF. Il Ministero della Salute non aderisce per niente alla campagna di disinformazione relativa all’inefficacia e ai rischi comportati dalla vaccinazione e ammonisce che i materiali distribuiti contengono informazioni false, che possono ingannare i genitori e mettere in pericolo la salute della popolazione.
La ministra della Salute, Sorina Pintea, ha annunciato che verranno prese tutte le misure legali affinché tutti i colpevoli rispondano per le loro azioni. Una reazione simile hanno avuto pure l’UNICEF e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le quali affermano che la garanzia dell’accesso generale all’immunizzazione è più importante che mai, a causa dell’epidemia di morbillo che colpisce più Paesi europei. Le due strutture internazionali sono preoccupate perché in Romania, il tasso di vaccinazione contro il morbillo è inferiore di molto al tetto del 95%, che garantisce la protezione dell’intera comunità. L’UNICEF e l’OMS precisano che continueranno a collaborare con il Ministero della Salute per assicurarsi che i genitori ricevano tutte le informazioni e capiscano i benefici dei vaccini, come pure i rischi delle malattie che si possono prevenire tramite la vaccinazione.
È inaccettabile che, attualmente, i bambini muoiano a causa del morbillo, nel contesto in cui esiste un vaccino efficace e sicuro”, affermano l’UNICEF e l’OMS, stando alle quali, scegliendo l’immunizzazione, i genitori proteggono la salute dei bambini e contribuiscono anche alla protezione della salute degli altri. Nell’ultima settimana di agosto, in Romania, sono stati confermati più di 80 nuovi casi di morbillo, ha informato il Centro Nazionale di Sorveglianza e Controllo delle Malattie Infettive. Secondo la stessa fonte, il numero totale dei casi ha superato 15000, di cui 59 decessi. Su quattro persone che contrattano la malattia, una ha bisogno di essere ricoverata in ospedale, mentre per 1 su 1.000 malati la malattia è mortale. Stando agli esperti, i costi per la prevenzione tramite vaccinazione sarebbero stati molto più bassi rispetto al prezzo delle cure necessarie ai malati di morbillo, malattia diventata endemica in Romania. Gli specialisti sostengono che i contagi e i decessi sarebbero stati evitati se fosse stato rispettato il Calendario Nazionale di Vaccinazione dei bambini e degli adulti per oltre il 95% della popolazione, secondo le raccomandazioni dell’OMS. Sempre loro sostengono il divieto d’accesso nelle collettività per i bambini e gli adolescenti non vaccinati.