Una valutazione tanto attesa
Ştefan Stoica, 30.03.2017, 16:22
Abrogato in seguito alle pressioni delle manifestazioni di strada, il Decreto
Governativo d’urgenza numero 13, attraverso il quale l’Esecutivo Partito SocialDemocratico – Alleanza Liberali
Democratici aveva tentato di rilassare la legislazione penale anti-corruzione, produce
ancora effetti. Recentemente, la Corte Costituzionale ha deciso che la Direzione
Nazionale Anticorruzione si è arrogata competenze che non aveva, nel momento in
cui ha deciso di indagare sul modo in cui è stato promosso il decreto.
Impulsionato dalla decisione della Corte, il ministro della Giustizia, Tudorel
Toader, suo ex componente, ha deciso che si impone la valutazione dell’attività
dei capi della Procura Generale e della Direzione Nazionale Anticorruzione.
Senza interferenze o pressioni da parte di nessuno straniero al ministero, ha
voluto sottolineare Tudorel Toader, nel tentativo di eliminare eventuali
sospetti che la valutazione sia ordinata
politicamente dal Partito Social Democratico.
Dopo una vera lezione di
diritto costituzionale di quasi un ora, vera prova di resistenza per i giornalisti, il ministro ha fatto l’annuncio tanto atteso : Valutando tutti i fattori di costituzionalità, di legalità e opportunità abbiamo considerato che non è
opportuno l’avvio del meccanismo istituzionale di revoca del procuratore
generale e del procuratore capo della Direzione Nazionale Anticorruzione.
La decisione della Corte Costituzionale, secondo cui i procuratori non hanno
attribuzioni di censurare gli atti di governo, obbliga pero’ il ministero di
adottare alcune misure. Tudorel Toader : Quello che consideriamo
opportuno, secondo le esigenze dello stato di diritto, è la necessita
dell’istituzione di un attento monitoraggio, dell’obbligo di segnalare l’attività svolta dai
procuratori della DNA, della Direzione contro la Criminalità Organizzata,
Procura dell’Alta Corte di Cassazione, un autorità che deve essere esercitata
dal ministro della Giustizia e che, lo ripeto, esercitero’ senza intromissioni verso l’indipendenza del procuratore di dare
soluzioni.
Dalla posizione di sostenitore dichiarato
degli sforzi dei procuratori di combattere la corruzione, il presidente Klaus
Iohannis afferma di essere sodisfatto dell’attività del Procuratore Generale e
del Procuratore capo della Direzione Nazionale Anticorruzione. Il capo dello stato non
condivide l’opinione del ministro della Giustizia su presunte deviazioni da parte della Direzione
Nazionale Anticorruzione , ma neanche contesta il
suo diritto di monitorare l’attività delle procure. Klaus Iohannis ha affermato : Mi aspetto dal Signor ministro di
sostenere il Pubblico Ministero, il procuratore generale, il procuratore capo
della DNA, il procuratore capo della Direzione contro la Criminalità
Organizzata, per svolgere meglio le loro missioni. Se lavorano insieme in
quello che ho chiamato una cooperazione leale, il ministero della Giustizia assieme
al Pubblico Ministero, le cose possono andare sempre meglio, diversamente
dall’inizio dell’anno, quando il ministero della Giustizia e il Pubblico
Ministero hanno avuto posizioni divergenti sul Decreto Governativo 13.
In un comunicato , il premier Sorin Grindeanu
ha precisato di aver chiesto di essere informato sui risultati del monitoraggio
dell’attività dei procuratori ed ha assicurato che il Governo è pienamente
impegnato nella lotta contro la corruzione.