Una tragedia nazionale
La Romania è sotto shock in seguito alla tragedia avvenuta venerdì sera nel club Colectiv al centro di Bucarest. Centinaia di giovani presenti ad un concerto del gruppo Goodbye to Gravity sono rimasti vittime di un incendio provocato da uno show pirotecnico. Oltre 10.000 persone hanno partecipato domenica ad una marcia del silenzio in memoria delle decine di feriti e in segno di solidarietà con i superstiti, molti ancora in condizioni gravi o critiche negli ospedali.
Roxana Vasile, 02.11.2015, 13:06
La Romania è sotto shock in seguito alla tragedia avvenuta venerdì sera nel club Colectiv al centro di Bucarest. Centinaia di giovani presenti ad un concerto del gruppo Goodbye to Gravity sono rimasti vittime di un incendio provocato da uno show pirotecnico. Oltre 10.000 persone hanno partecipato domenica ad una marcia del silenzio in memoria delle decine di feriti e in segno di solidarietà con i superstiti, molti ancora in condizioni gravi o critiche negli ospedali.
Gli oltre 10.000 hanno risposto a un appello lanciato un giorno prima su Facebook. All’inizio, a Piazza dell’Università – luogo emblematico della capitale – si è radunato un migliaio di persone, però il numero è cresciuto notevolmente strada facendo verso il club dell’orrore. Romeni di tutte le età, molti vestiti di nero, sono andati in marcia con una grande bandiera listata a lutto con la scritta Gli eroi non periranno.
E’ vero che la tragica vicenda ha commosso tutti. Queste non sono cose da commentare, almeno io non posso. Sono appena venuta da un conoscente deposto alla camera ardente. Pace all’anima sua! Che vi devo dire, è scioccante, ha detto una partecipante alla marcia. Avrei potuto esserci anche’io lì, così come avrebbe potuto esserci chiunque di noi. Spero che tutto vada bene, che non sia coperto nulla e che i colpevoli paghino per questo, ha detto un’altra.
Sul posto della tragedia, diventato un enorme altare all’aperto, si trovavano già altre circa 2.000 persone, una marea di fiori e candele. Si sono raccolti lì, tra gli altri, il presidente Klaus Iohannis, la principessa Margareta, ereditaria della corona reale di Romania, l’ambasciatore americano, Hans Klemm, quello francese, François Saint-Paul, personalità della vita culturale romena. Fiori e candele anche in altre città della Romania.
A Bucarest è stata commovente la solidarietà spontanea della gente, subito dopo l’inferno. Esemplare la mobilitazione del personale medico, appoggiato volontariamente dagli studenti di medicina, ma anche da medici giunti appositamente da Israele e Francia. Il numero dei donatori di sangue è triplicato, e tra di loro anche l’ambasciatore d’Israele, Tamar Samash. Squadre di volontari offrono cibo e acqua sia a loro che al personale medico.
Più catene commerciali hanno offerto diversi prodotti. Una serie di compagnie hanno messo a disposizione biglietti d’aereo e di pullman per i familiari delle vittime o trasporto gratuito per i donatori di sangue. L’ordine degli psicologi offre assistenza gratuita ai familiari delle vittime, e un’associazione di avvocati ha annunciato la disponibilità di appoggiare gratuitamente qualsiasi pratica giuridica sollecitata dai parenti.
Numerose alte cariche straniere e capi di missioni diplomatiche accreditati a Bucarest hanno trasmesso messaggi di cordoglio alle famiglie in lutto e al popolo romeno. Il Ministero degli Esteri romeno ha ringraziato loro.