Una soluzione alla crisi dei vaccini?
La crisi dei vaccini in Romania si avvicina ad una possibile soluzione? Da un po’ di tempo, i genitori non potevano più immunizzare i propri bambini, perché i vaccini mancavano negli ospedali e nelle farmacie. Perciò sono apparse subito anche le conseguenze. In 38 sulle 41 province si sono registrati finora quasi 4900 casi di morbillo. Più di 20 bambini sono morti a causa di questa malattia e delle complicanze apparse.
Leyla Cheamil, 27.04.2017, 14:29
La crisi dei vaccini in Romania si avvicina ad una possibile soluzione? Da un po’ di tempo, i genitori non potevano più immunizzare i propri bambini, perché i vaccini mancavano negli ospedali e nelle farmacie. Perciò sono apparse subito anche le conseguenze. In 38 sulle 41 province si sono registrati finora quasi 4900 casi di morbillo. Più di 20 bambini sono morti a causa di questa malattia e delle complicanze apparse.
Di recente, il premier Sorin Grindeanu ha avuto un incontro con il ministro della Sanità, Florian Bodog, in cui hanno stabilito che l’Esecutivo prepari un piano pluriannuale di acquisti. Sarà creata anche una nuova struttura, incaricata ad assicurarsi che una nuova crisi dei sieri immunizzanti, come quella attuale, non si verifichi mai più. Più serie di vaccini esavalenti e tetravalenti sono state già distribuite nel Paese e saranno inviate subito anche le 10 mila dosi di vaccino contro il morbillo, trovate presso i distributori dopo che si è deciso di bloccare le esportazioni.
Il ministro della Sanità, Florian Bodog: “Ho ricevuto assicurazioni che, all’inizio del mese prossimo, questo vaccino entrerà nel nostro Paese. Abbiamo inoltre individuato 10.000 dosi, esistenti già in Romania e che dovevano essere esportate nell’UE. Queste dosi sono bloccate e abbiamo avviato le pratiche per acquistarle”.
Per quanto riguarda le dosi di vaccino contro l’epatite B provenienti dalla Norvegia, il ministro Florian Bodog ha affermato che sono sottoposte alle pratiche di autorizzazione ed ha aggiunto che, al momento, c’è un problema legato alla concentrazione di questo vaccino rispetto a quella utilizzata sul mercato romeno.
Finora il numero di dosi arrivate ai medici di base ammonta a meno della metà del necessario, ha affermato la dottoressa Raluca Ghionaru, coinvolta in una campagna a favore della vaccinazione: “Sia io che i miei colleghi abbiamo ricevuto la settimana scorsa, tra il 20 e il 25% delle dosi necessarie di vaccino esavalente, che avevamo sollecitato alle direzioni sanitarie. Abbiamo ricevuto meno della metà del necessario di vaccino tetravalente e nessuna dose di vaccino morbillo-rosolia-orecchioni, nel contesto in cui l’epidemia non è ancora passata”.
In certi casi, la situazione è peggiorata anche perché alcuni genitori non hanno voluto vaccinare i propri figli. Perciò i medici di base hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di una campagna di informazione sui benefici, ma anche sui rischi della vaccinazione. I medici di famiglia consigliano i genitori a fidarsi dei vaccini e della loro efficacia, perché questi sieri proteggono i bambini da malattie gravi. Loro avvertono inoltre che la diminuzione del tasso di vaccinazione potrebbe portare, nel tempo, all’aumento dell’incidenza di alcune malattie. (tr. G.P.)