Una nuova istituzione per il contrasto della corruzione
In Romania sarà creata una nuova istituzione volta a sanzionare la corruzione. Il Governo di Bucarest ha adottato, ieri, il ddl sulla creazione dellAgenzia Nazionale per lAmministrazione dei Beni Sequestrati. Lagenzia funzionerà nel subordine del Ministero della Giustizia, e tra le sue mansioni si annoverano il monitoraggio e lindividuazione dei beni provenienti da reati, la loro gestione e valorizzazione. Attualmente, i beni sequestrati sono il più delle volte gestiti dagli organi inquirenti, che però non hanno un budget stanziato per questo, nè la logistica necessaria. Nellelaborazione del ddl, che sarà inviato al Parlamento per lesame e ladozione, il Ministero romeno della Giustizia si è consultato con esperti da stati occidentali – Belgio, Francia e Olanda – nellambito di una serie di visite di lavoro organizzate dalla Commissione Europea. Diretta da un direttore generale, lAgenzia avrà, allinizio, 35 dipendenti, che saranno, praticamente, i supergestori di un ingente patrimonio, risultato dal furto.
Bogdan Matei, 28.05.2015, 16:27
In Romania sarà creata una nuova istituzione volta a sanzionare la corruzione. Il Governo di Bucarest ha adottato, ieri, il ddl sulla creazione dellAgenzia Nazionale per lAmministrazione dei Beni Sequestrati. Lagenzia funzionerà nel subordine del Ministero della Giustizia, e tra le sue mansioni si annoverano il monitoraggio e lindividuazione dei beni provenienti da reati, la loro gestione e valorizzazione. Attualmente, i beni sequestrati sono il più delle volte gestiti dagli organi inquirenti, che però non hanno un budget stanziato per questo, nè la logistica necessaria. Nellelaborazione del ddl, che sarà inviato al Parlamento per lesame e ladozione, il Ministero romeno della Giustizia si è consultato con esperti da stati occidentali – Belgio, Francia e Olanda – nellambito di una serie di visite di lavoro organizzate dalla Commissione Europea. Diretta da un direttore generale, lAgenzia avrà, allinizio, 35 dipendenti, che saranno, praticamente, i supergestori di un ingente patrimonio, risultato dal furto.
Solo lanno scorso, il valore dei beni sequestrati dalla Procura e dalla Polizia è ammontato a quasi 2,5 miliardi di lei pari a circa metà miliardo di euro. E ciò non significa che il 14% del totale dei conti, delle collezioni di dipinti, delle case, dei terreni, delle foreste o dei parchi automobilistici suscettibili di confisca. Con una piccolissima parte, affermava il capo della Direzione Nazionale Anticorruzione, Laura Codruta Kovesi, si possono pagare i salari di tutti i medici romeni per un anno. La Kovesi aggiunge che, nella lotta alla corruzione, la giustizia può raggiungere il risultato prefisso solo se saranno confiscati anche i patrimoni ottenuti illegalmente dalle persone condannate a pene detentive.
Negli ultimi 3 anni, decine di ministri, parlamentari, presidenti di consigli provinciali o sindaci, magistrati, imprenditori o alti funzionari sono stati messi sotto accusa dai procuratori anticorruzione e condannati dai tribunali per reati di corruzione. La creazione della nuova Agenzia smentisce la filosofia di vita che una parte dellopinione pubblica romena attribuisce ai grandi corrotti della classe politica: rubo, passo qualche anno in carcere, dove mi sbarazzo del colesterolo e della glicemia, poi, io e alcune generazioni di successori godiamo di quello che ho rubato. Situazione tanto più ingiusta, scrivono i giornali, quanto succede in un Paese in cui intere famiglie rischiano di finire in strada non perchè avrebbero violato la legge, ma perchè, in seguito alla crisi economica, non possono più pagare i crediti bancari.
La confisca dei beni ottenuti illegalmente rappresenta, quindi, una posta in gioco morale, ma anche una pragmatica. Perchè, non cessano di dirlo gli esperti, gli effetti della corruzione sono gli ospedali senza apparecchiature, le scuole non ristrutturate e le autostrade mai costruite.
(traduzione di Adina Vasile)