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Un nuovo valico di confine tra Romania e Ucraina

Ieri, la Romania ha inaugurato un nuovo valico stradale di confine con lUcraina, a Vicovu de Sus, nella provincia di Suceava (nord-est). Attualmente, nel nord del Paese esistono altri tre valichi di confine: Siret, Sighetul Marmatiei e Halmeu. “Lapertura di un nuovo valico di confine con lUcraina è una prova delle relazioni e della solidarietà tra i due Paesi”, ha affermato il premier romeno, Nicolae Ciucă, che ha partecipato, insieme al suo omologo ucraino, Denîs Smîhal, a questo evento. Il nuovo valico di confine di Vicovu de Sus – Krasnoilsk è il primo ad essere aperto dopo il 1999 e faciliterà, ha affermato Nicolae Ciucă, il transito di persone e merci tra Ucraina e Romania, ma anche verso i Paesi dellUnione Europea. Ciuca ha precisato che lUcraina ha più che mai bisogno della solidarietà della comunità europea, una comunità che crede nella libertà e nel diritto sovrano di ogni stato di decidere il proprio futuro.

Un nuovo valico di confine tra Romania e Ucraina
Un nuovo valico di confine tra Romania e Ucraina

, 11.11.2022, 14:21

Ieri, la Romania ha inaugurato un nuovo valico stradale di confine con lUcraina, a Vicovu de Sus, nella provincia di Suceava (nord-est). Attualmente, nel nord del Paese esistono altri tre valichi di confine: Siret, Sighetul Marmatiei e Halmeu. “Lapertura di un nuovo valico di confine con lUcraina è una prova delle relazioni e della solidarietà tra i due Paesi”, ha affermato il premier romeno, Nicolae Ciucă, che ha partecipato, insieme al suo omologo ucraino, Denîs Smîhal, a questo evento. Il nuovo valico di confine di Vicovu de Sus – Krasnoilsk è il primo ad essere aperto dopo il 1999 e faciliterà, ha affermato Nicolae Ciucă, il transito di persone e merci tra Ucraina e Romania, ma anche verso i Paesi dellUnione Europea. Ciuca ha precisato che lUcraina ha più che mai bisogno della solidarietà della comunità europea, una comunità che crede nella libertà e nel diritto sovrano di ogni stato di decidere il proprio futuro.



“La mobilità di persone e merci in questo momento per lUcraina acquisisce una rilevanza vitale. Possiamo dire in questo momento che oltre 6,5 milioni di tonnellate di grano sono state esportate dallUcraina attraverso le infrastrutture romene, ferrovie e strade e attraverso i porti di Costanza e Galaţi. Ci sono piani per il futuro per facilitare lapertura di più valichi di frontiera e ci sono anche piani a livello di Unione Europea che li integrano e allinterno dei quali dobbiamo allinearci in modo da avere uno sviluppo coerente di queste strutture”, ha dichiarato Nicolae Ciucă.



Dal canto suo, il premier ucraino ha ringraziato la Romania per laiuto fornito al suo Paese e ha sottolineato limportanza dellapertura del nuovo valico di confine. Denîs Smîhal ha precisato che la sua inaugurazione era prevista sin dal 2012, da un accordo intergovernativo, e che si punta sullapertura di altri sette valichi di confine tra Romania e Ucraina.



“Il nostro incontro di oggi, lapertura di questo valico rappresenta un riavvicinamento tra i nostri stati e conferma il nostro percorso verso lintegrazione europea. Ci siamo incontrati in un momento molto difficile per lUcraina, quando laggressore sta distruggendo tutte le infrastrutture critiche dellUcraina, soprattutto con lavvicinarsi dellinverno. Siamo grati alla parte romena per aver sostenuto lintegrità territoriale e la sovranità dellUcraina”, ha dichiarato Denîs Smîhal.



Lapertura del valico di Vicovu de Sus avviene nel contesto dellintensificarsi dei bombardamenti russi e dei moniti su una possibile evacuazione della capitale ucraina Kiev. Il transito attraverso i valichi di frontiera tra Ucraina e Romania è stato difficile sin dallinizio della guerra di invasione russa, il 24 febbraio scorso. Allora, i profughi hanno dovuto aspettare anche tre giorni per attraversare il confine con la Romania, attraverso la dogana di Siret.




Foto: PIX1861 / pixabay.com
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