Un nuovo rapporto nell’ambito del MCV
Il rapporto di questanno della Commissione Europea sulla Romania, stilato nellambito del Meccanismo di Cooperazione e Verifica (MCV) nel campo della riforma del sistema giudiziario e della lotta alla corruzione, conferma le tendenze positive degli ultimi anni e mette in risalto il carattere irreversibile delle misure prese.
Roxana Vasile, 26.01.2017, 17:18
Il rapporto di questanno della Commissione Europea sulla Romania, stilato nellambito del Meccanismo di Cooperazione e Verifica (MCV) nel campo della riforma del sistema giudiziario e della lotta alla corruzione, conferma le tendenze positive degli ultimi anni e mette in risalto il carattere irreversibile delle misure prese.
Più precisamente, secondo il documento, nei 10 anni da quando è membro dellUnione Europea, nonostante alcuni periodi in cui il ritmo è rallentato, la Romania è riuscita a registrare progressi significativi nella giustizia. Permangono però alcune raccomandazioni della Commissione Europea che la Romania dovrà portare a compimento, se desidera leliminazione del MCV, in vigore dal 2007! Si tratta dellimplementazione di un sistema forte e indipendente di nomina dei procuratori al vertice, di provvedimenti chiari nel codice di condotta dei parlamentari, che è in via di redazione, di provvedimenti chiari anche in merito al rispetto reciproco fra le istituzioni e della precisazione chiara che i parlamentari devono rispettare lindipendenza del sistema giuridico. Unaltra raccomandazione è la continuazione dellapplicazione della strategia anticorruzione, rispettando le scadenze stabilite dal Governo in carica nellestate del 2016.
Il presidente Klaus Iohannis ha salutato il fatto che il rapporto dellEsecutivo di Bruxelles riconosce i progressi registrati dalla Romania per quanto riguarda il consolidamento del sistema giudiziario e della lotta alla corruzione. Egli ha attirato però lattenzione sulle preoccupazioni legate ai due progetti di decreto governativo durgenza relativi alla grazia e alla modifica del Codice Penale, attualmente allattenzione del Governo PSD-ALDE, che potrebbero influire negativamente sul quadro legale della lotta alla corruzione.
LEsecutivo di Bucarest, tramite il ministro con delega agli affari europei, Ana Birchall, afferma invece che il rapporto MCV conferma lesistenza di un percorso positivo incontestabile delle valutazioni sul sistema giudiziario e spera che fra breve si rinunci a questo meccanismo di monitoraggio: “Si concluderebbe così lattuale situazione, in cui la Romania è valutata parallelamente, tramite diversi strumenti, con gli stessi obiettivi.”
Concorda anche il presidente del Senato, Călin Popescu-Tăriceanu: “Proporrò che la Romania trasmetta alla Commissione un punto di vista chiaro, in cui sia specificato che non desideriamo più collaborare nellambito del MCV. E diventato un meccanismo politico, tramite cui la Romania è trattata come un Paese di seconda mano.”
Daltra parte, lopposizione liberale afferma che lMCV sarebbe probabilmente eliminato prima, se il PSD e lALDE non minassero più la giustizia.
La Commissione Europea invita la Romania ad applicare le raccomandazioni del rapporto e intende fare una nuova valutazione sui progressi del nostro Paese alla fine di questanno. (traduzione di Gabriela Petre)