Un nuovo presidente per il partito al governo
I membri del principale partito al governo in Romania, quello socialdemocratico, hanno votato in uno scrutinio interno per l’elezione del presidente. Per la prima volta nella storia del partito, il leader è stato eletto tramite il voto diretto degli oltre 500.000 membri e non dai loro rappresentanti al Congresso. Non ci sono state delle sorprese, Liviu Dragnea, interinale in questa carica da parecchie settimane, essendo l’unico candidato.
Corina Cristea, 12.10.2015, 13:26
Dopo lo scrutinio, Dragnea ha dichiarato che non avrà nessuna esitazione di portare a termine gli impegni assunti, col rischio di generare anche alcune scontentezze tra i socialdemocratici. Lui ha aggiunto che al congresso PSD del 18 ottobre presenterà un programma politico tenendo conto dei successi, ma anche degli errori commessi negli ultimi anni, programma per il quale chiederà un voto di fiducia.
Dopo questo voto, sento un’enorme responsabilità. Da una parte, sento un obbligo di non commettere più gli errori che sono stati fatti in questo partito, di non fare più dei compromessi che hanno macinato questo partito, di fare tutto il possibile affinchè questo partito rappresenti veramente la sinistra romena, che questo partito si assuma e rispetti i principi fondamentali della sinistra: solidarietà, giustizia sociale, pari opportunità, ma anche progresso sociale ed economico, ha detto Liviu Dragnea.
Il vincitore delle elezioni interne nel PSD e la sua nuova squadra dirigenziale saranno convalidati nel fine settimana dal congresso del partito, al quale ha annunciato la partecipazione anche il presidente fondatore Ion Iliescu. Presidente onorario del PSD, Ion Iliescu ha criticato il modo in cui la dirigenza socialdemocratica ha deciso di eleggere il nuovo presidente. A suo avviso, chiamare alle urne tutti i membri del partito per eleggere il leader ricorda il periodo comunista.
Al congresso, il premier Victor Ponta presenterà un rapporto sul periodo in cui ha ricoperto la carica di presidente del PSD, che ha lasciato vacante per risolvere i problemi con la giustizia. Rinviato a giudizio dalla DNA, Victor Ponta è accusato di falsità in documenti, concorso in evasione fiscale e riciclaggio di denaro, in un fascicolo sulla firma di contratti di assistenza giuridica alle compagnie energetiche di Turceni e Rovinari (sud).
Neanche il nuovo presidente del PSD è al riparo dai problemi con la giustizia. Liviu Dragnea è stato condannato in primo grado a un anno con la sospensione della pena, perchè avrebbe influenzato il voto al referendum del 2012 sulla revoca dell’allora presidente Traian Basescu. Il ricorso si terrà a novembre.