Un nuovo pacchetto di servizi sanitari di base
L’aumento dell’accesso delle persone assicurate a farmaci e servizi sanitari, la sburocratizzazione e la trasparenza nell’attività dei fornitori di servizi sanitari, come pure la loro disciplina contrattuale sono misure previste nel nuovo contratto-quadro per il 2018 in Romania. Entrato in vigore il 1º aprile, l’atto normativo prevede che solo dal 1º luglio gli assicurati potranno ottenere farmaci scontati o gratuiti presso qualsiasi farmacia romena che abbia un contratto con il sistema nazionale di assistenza sanitaria, non più come finora, quando la farmacia doveva avere un contratto con la stessa Cassa di Assistenza Sanitaria come il medico che ha rilasciato la ricetta. Ugualmente, gli esami paraclinici raccomandati dai medici che hanno un contratto con il sistema nazionale di assistenza sanitaria potranno essere effettuati presso qualsiasi fornitore romeno di servizi del genere, a prescindere dalla Cassa di Assistenza Sanitaria con la quale abbia rapporti contrattuali.
Daniela Budu, 02.04.2018, 12:08
Nel pacchetto di servizi sanitari di base sono stati introdotti nuovi servizi, che saranno offerti dal medico di famiglia, tra cui il rilascio del certificato per l’assunzione dei disoccupati oppure della scheda sintetica per i bambini disabili. Inoltre, i medici che hanno ottenuto la competenza per le cure palliative e che lavorano esclusivamente in questo campo potranno firmare contratti con le casse di assistenza sanitaria per offrire servizi di questo tipo in ambulatorio. Le cure palliative migliorano la qualità della vita dei malati e delle famiglie che si confrontano con problemi associati alle malattie che mettono in pericolo la vita. Non in ultimo, gli assicurati potranno inviare alla cassa di assistenza sanitaria anche via posta i documenti necessari per l’approvazione di un dispositivo medico.
Tutte queste misure giungono sullo sfondo dei numerosi problemi con cui si confronta il sistema sanitario romeno. Parecchie volte i rappresentanti della Società Nazionale dei Medici di Famiglia hanno tirato segnali d’allarme ammonendo che, fra qualche anno, non avremo più medici di famiglia, soprattutto in campagna. Per anni, sullo sfondo di uno scarso finanziamento del settore sanitario, la Romania si è confrontata con un ampio esodo di medici e infermieri, i quali hanno lasciato il Paese in cerca di posti di lavoro meglio pagati. Il presidente della Coalizione delle Organizzazioni dei Malati Afflitti da Malattie Croniche di Romania (COPAC), Radu Gănescu, ha richiamato l’attenzione sul fatto che in Romania più di 600 comunità non hanno un medico di base e che ci sono ancora pazienti che devono percorrere 60-80 chilometri per arrivare da un medico. Nel tentativo di fermare questo esodo, l’esecutivo di Bucarest ha aumentato considerevolmente, quest’anno, gli stipendi dei medici e degli infermieri.