Un nuovo mandato per il procuratore capo della Direzione Nazionale Anticorruzione
Bogdan Matei, 07.04.2016, 17:13
Fatto già anticipato dalla magistratura, dalla stampa e dal mondo politico, il presidente romeno Klaus Iohannis ha firmato, ieri, il decreto con cui al più apprezzato procuratore del momento, Laura Codruta Kovesi, viene assegnato un nuovo mandato di tre anni come procuratore capo della DNA. In unintervista alla tv pubblica romena, il capo dello stato ha sottolineato che il principale argomento per la continuità alla guida della DNA, attraverso il rinnovo del mandato, sono i successi notevoli ottenuti durante il primo mandato della Kovesi.
“Per quanto riguarda Laura Codruta Kovesi, vi posso dire molto chiaramente che non ho alcuna domanda e nessun dubbio. I risultati ottenuti dalla DNA negli anni passati e, se parliamo del passato recente e persino del 2015, sono notevoli”, ha affermato Klaus Iohannis.
Le cifre danno ragione al presidente. Il bilancio per lanno scorso dellistituzione include, per la prima volta, indagini e, ulteriormente, il rinvio a giudizio di un premier in carica, il socialdemocratico Victor Ponta, e il fermo di un giudice della Corte Costituzionale, Toni Grebla, e del sindaco indipendente di Bucarest, Sorin Oprescu. Inoltre, è stato chiesto il via libera al fermo e alla custodia cautelare di un ministro in carica, Darius Valcov, titolare del Ministero delle Finanze. Sono stati fermati quattro dei sindaci dei sei rioni della Capitale, sono stati rinviati a giudizio decine di attuali oppure ex membri del Parlamento, sindaci di varie città, presidenti di consigli provinciali. Stando ad un comunicato della Direzione, il tasso di condanna di quelli rinviati a giudizio resta intorno al 90%, il che mostra la qualità delle prove sulle quali vengono costruite le cause penali e il professionalismo dei procuratori anticorruzione.
Di destra o di sinistra, della maggioranza o dellopposizione, di Bucarest o di altre località, i protagonisti dei casi di corruzione provengono dallintera compagine politica e da tutto il Paese. Perciò, il procuratore capo della DNA è tanto odiato dai grandi corrotti, dai loro sostenitori nel mondo dei media o individui assunti per fare i loro affari sporchi quanto è amato dai cittadini abituali.
Contestata spesso, non poche volte bersaglio di calunnie, Laura Codruta Kovesi, è stata, di recente, anche il bersaglio di ciò che ha definito un tentativo fallito di intimidazione. Ex membri dellIntelligence israeliana hanno effettuato più chiamate telefoniche a carattere minaccioso e attacchi tipo phising, al fine di sottrarre informazioni dagli indirizzi di posta elettronica dei suoi collaboratori. I procuratori romeni antimafia hanno già fatto due arresti in questo caso, in cui le autorità di Tel Aviv hanno smentito qualsiasi coinvolgimento. In un comunicato dellAmbasciata dIsraele a Bucarest, si precisa che lindagine in questo caso riguarda i dipendenti di una compagnia privata, che non hanno legami con alcuna istituzione statale israeliana. (traduzione di Adina Vasile)