Un nuovo governo a Chisinau
La Moldova, Paese a maggioranza romenofona di circa 3,5 milioni di abitanti – confinante con la Romania e lUcraina – è ritenuta lo stato più povero dEuropa. Dopo che per decine di anni è stata sotto influsso sovietico, attualmente, con laiuto della Romania, Chisinau compie sforzi per avvicinarsi allUe, lanno scorso avendo firmato con i 28 membri un Accordo di Associazione, nonostante le pressioni di Mosca, che non vede di buon occhio la sua uscita graduale dalla sua sfera politica ed economica. Segno dellaccanimento del Cremlino di non perdere la sua autorità nella zona è anche il fatto che mantiene da anni soldati e tecnica militare nellest della Moldova, nella regione Transnistria. Con laiuto della Russia, la Transnistria ha vinto, nel 1992, una breve guerra con vittime ed ha autoproclamato la sua indipendenza, mai riconosciuta a livello internazionale. Nel contesto di una situazione economica che si è aggravata negli ultimi mesi in Moldova, lattuale conflitto in Ucraina fomenta inoltre i timori che la piccola repubblica potrebbe essere destabilizzata in modo deliberato. Perciò lesistenza di un governo pro-europeo a Chisinau è ritenuta indispensabile.
Roxana Vasile, 31.07.2015, 15:57
La Moldova, Paese a maggioranza romenofona di circa 3,5 milioni di abitanti – confinante con la Romania e lUcraina – è ritenuta lo stato più povero dEuropa. Dopo che per decine di anni è stata sotto influsso sovietico, attualmente, con laiuto della Romania, Chisinau compie sforzi per avvicinarsi allUe, lanno scorso avendo firmato con i 28 membri un Accordo di Associazione, nonostante le pressioni di Mosca, che non vede di buon occhio la sua uscita graduale dalla sua sfera politica ed economica. Segno dellaccanimento del Cremlino di non perdere la sua autorità nella zona è anche il fatto che mantiene da anni soldati e tecnica militare nellest della Moldova, nella regione Transnistria. Con laiuto della Russia, la Transnistria ha vinto, nel 1992, una breve guerra con vittime ed ha autoproclamato la sua indipendenza, mai riconosciuta a livello internazionale. Nel contesto di una situazione economica che si è aggravata negli ultimi mesi in Moldova, lattuale conflitto in Ucraina fomenta inoltre i timori che la piccola repubblica potrebbe essere destabilizzata in modo deliberato. Perciò lesistenza di un governo pro-europeo a Chisinau è ritenuta indispensabile.
Presieduta da metà giugno da un Esecutivo interinale dopo le dimissioni del premier Chiril Gaburici, accusato di aver falsificato il suo diploma di maturità, la Moldova ha, da ieri, un nuovo governo presieduto dal liberal-democratico Valeriu Strelet. Rivolgendosi al Parlamento, che gli ha dato il voto di investitura, il nuovo premier ha promesso che la lotta alla corruzione sarà una delle priorità del suo Gabinetto. Su piano esterno, il futuro governo si propone di continuare il percorso europeo tramite limplementazione dei provvedimenti dellAccordo di Associazione e creare tutte le premesse affinchè la Moldova ottenga lo status di candidato per ladesione allUe. Si auspica, allo stesso tempo, lapprofondimento del partenariato strategico con la Romania, ma anche la dinamizzazione del dialogo politico con la Federazione Russa, in vista della normalizzazione delle relazioni bilaterali. Per quanto riguarda la questione della Transnistria, il programma di governo del Gabinetto presieduto da Valeriu Strelet prevede laumento del ruolo dellUe e degli Usa nella regolamentazione del conflitto, il nuovo Esecutivo intendendo insistere sul ritiro incondizionato delle truppe e delle munizioni russe in conformità agli obblighi internazionali assunti da Mosca.
A Bucarest, il presidente Klaus Iohannis ha salutato linvestitura del nuovo Governo della Moldova con un chiaro orientamento proeuropeo. “So che i compiti che ha davanti lEsecutivo di Chisinau non sono per niente facili – ha detto il capo dello stato romeno – ma voglio che i nostri partner siano convinti che avranno in Romania il più importante sostegno per superare le difficoltà economiche e continuare il percorso proeuropeo”, ha detto il presidente romeno. La stessa soddisfazione è stata espressa dal Ministero degli Esteri romeno, il quale ha ribadito il sostegno fermo e incondizionato della Romania alla piena e irreversibile adesione della Moldova alla famiglia europea.
(traduzione di Adina Vasile)