Un nuovo governo a Bucarest
“A cominciare da oggi, avete un partner nel Governo romeno, un partner di fiducia pronto ad affiancarsi ai vostri sforzi di mettere in atto la visione di sviluppo della Romania, di realizzare i programmi e i progetti atti a portare la Romania sulla giusta strada, ha dichiarato, lunedì, il neo premier liberale, Ludovic Orban, alla cerimonia di investitura del nuovo Governo. Orban ha definito una “meraviglia ladozione della mozione di sfiducia che ha portato al crollo del Governo socialdemocratico di Viorica Dăncilă e allinvestitura del nuovo Governo, perché entrambi sono stati frutto di unampia cooperazione transpartitica.
Daniela Budu, 05.11.2019, 13:31
“A cominciare da oggi, avete un partner nel Governo romeno, un partner di fiducia pronto ad affiancarsi ai vostri sforzi di mettere in atto la visione di sviluppo della Romania, di realizzare i programmi e i progetti atti a portare la Romania sulla giusta strada, ha dichiarato, lunedì, il neo premier liberale, Ludovic Orban, alla cerimonia di investitura del nuovo Governo. Orban ha definito una “meraviglia ladozione della mozione di sfiducia che ha portato al crollo del Governo socialdemocratico di Viorica Dăncilă e allinvestitura del nuovo Governo, perché entrambi sono stati frutto di unampia cooperazione transpartitica.
Lesecutivo sarà aperto a un dialogo permanente e prenderà sempre in considerazione le attese dei romeni, ha promesso, il nuovo premier, accennando anche alle priorità del suo governo: “La strada sulla quale ci incamminiamo è difficile, in una situazione abbastanza difficile per la Romania. Dobbiamo risolvere problemi urgenti, sbloccare numerosi progetti che non sono andati avanti e hanno impedito lo sviluppo della Romania, dai progetti di infrastruttura nel campo dei Trasporti, ai progetti di investimenti nella rete sanitaria, allo sblocco di tutte le procedure competitive nel programma dacquisto, di dotazione dellEsercito e soprattutto garantire lo stanziamento del 2% del PIL alla Difesa, in conformità con i nostri impegni.
Le urgenze per il nuovo Governo sono, tra laltro, la gestione, nel Paese e allestero, delle presidenziali di questo mese, lultima manovra finanziaria del 2019 e la costruzione del bilancio di previsione per lanno prossimo. Rispetto allampio esecutivo socialdemocratico, i liberali hanno optato per una formula governativa ristretta, con solo 16 ministeri. Tra i ministri ci sono personalità la cui competenza è riconosciuta persino dagli avversari, come lavvocato Cătălin Predoiu al Ministero della Giustizia, il diplomatico di carriera Bogdan Aurescu agli Esteri, oppure il generale Nicolae Ciucă alla Difesa. Lequipe di Ludovic Orban dovrebbe governare la Romania per un anno, fino alle politiche in programma nellautunno del 2020, anche se non viene escluso lo scenario delle elezioni anticipate.
Il presidente Klaus Iohannis si è congratulato con i rappresentanti del nuovo governo per il voto di investitura nel Parlamento ed ha detto loro che avranno un mandato breve, ma difficile. Il capo dello stato desidera che i liberali mettano in atto i loro progetti e si impegnino nella soluzione di alcuni problemi urgenti. Klaus Iohannis: “Mi aspetto che questo nuovo governo risolva alcune questioni molto urgenti: la chiusura del bilancio per lanno 2019, la redazione della bozza della finanziaria per il 2020, la ripresa delle discussioni relative alle leggi sulla giustizia, perché va riparato ciò che il PSD ha rovinato nel campo della giustizia. Bisogna incoraggiare nuovamente il contrasto della corruzione, e vanno preparate e organizzate le elezioni, in modo trasparente, corretto ed efficace. Cè bisogno, sicuramente, di molto, molto impegno.
Dal canto suo, lex premier socialdemocratica Viorica Dăncilă ha ammonito che il PSD prenderà sul serio il suo ruolo di principale partito allopposizione. Viorica Dăncilă: “Ci assumeremo con la massima serietà tutte le responsabilità che derivano da questo ruolo. E siccome parliamo di responsabilità e assunzione delle responsabilità, voglio che sia chiaro che, in conformità alla decisione presa dal Comitato Esecutivo Nazionale, tutti coloro che hanno tradito a questo voto sono stati già esclusi dal Partito Socialdemocratico. Sia ladozione della mozione di sfiducia, che il sostegno al nuovo esecutivo sono stati realizzati anche grazie al voto di alcuni parlamentari socialdemocratici.