Un nuovo governo a Bucarest
Il terzo Governo della coalizione PSD-ALDE si è insediato, lunedì, al Palazzo Vittoria, nel centro di Bucarest, dove sarà all’attenzione di tutti, in senso proprio, ma anche in senso figurato. A dicembre 2016, il PSD ha stravinto le elezioni politiche ed è arrivato al potere assieme all’ALDE. Dopo soli sei mesi, il partito ha creato una prima nella politica romena post-comunista rovesciando, tramite mozione di sfiducia, il proprio Governo, presieduto da Sorin Grindeanu. Questo mese, la direzione socialdemocratica ha ritirato il sostegno politico anche al successivo premier – Mihai Tudose — ed ha designato al suo posto l’eurodeputata Vorica Dăncilă, diventata la prima donna primo ministro nella storia della Romania.
Roxana Vasile, 30.01.2018, 12:55
Il terzo Governo della coalizione PSD-ALDE si è insediato, lunedì, al Palazzo Vittoria, nel centro di Bucarest, dove sarà all’attenzione di tutti, in senso proprio, ma anche in senso figurato. A dicembre 2016, il PSD ha stravinto le elezioni politiche ed è arrivato al potere assieme all’ALDE. Dopo soli sei mesi, il partito ha creato una prima nella politica romena post-comunista rovesciando, tramite mozione di sfiducia, il proprio Governo, presieduto da Sorin Grindeanu. Questo mese, la direzione socialdemocratica ha ritirato il sostegno politico anche al successivo premier – Mihai Tudose — ed ha designato al suo posto l’eurodeputata Vorica Dăncilă, diventata la prima donna primo ministro nella storia della Romania.
Proprio per questo, molti hanno grandi aspettative da parte dell’attuale Esecutivo. Vogliono che ciò che alcuni considerano un continuo “ballonzolo governativo” termini e che il Paese sia gestito pensando ai suoi interessi. Altri si chiedono già quanto resisterà questo terzo Governo. La risposta a questa domanda arriverà solo col tempo. Per il momento, dopo le audizioni in ritmo accelerato nelle commissioni parlamentari di specialità, tutti i ministri proposti hanno ricevuto, lunedì, voti favorevoli e anche il voto nella plenaria è stato a favore dell’investitura.
L’opposizione di destra non è riuscita a creare brecce, ma ha utilizzato la tribuna del Parlamento per criticare il programma di governo, l’ubbidienza dei premier nei confronti del leader PSD, Liviu Dragnea, oppure la divisione del Paese per quanto riguarda le leggi sulla Giustizia. L’ultima procedura costituzionale per la validazione del Governo Dăncilă si è svolta la sera, quando i membri del nuovo Governo hanno prestato giuramento davanti al presidente Klaus Iohannis, il quale è stato molto critico: “Avete una missione difficile. Dovrete convincere, partendo da un capitale di fiducia basso, generato in primo luogo dagli errori politici e amministrativi fatti dai due Governi precedenti. Dovete far fronte sin dall’inizio anche alle conseguenze dei fallimenti dei due Governi precedenti, proposti dalla stessa maggioranza, quindi avete ancora di più l’obbligo di impegnarvi con tutti gli sforzi affinché le cose tornino alla normalità.”
L’obiettivo del nuovo Governo è che, nel 2020, la Romania si piazzi nella prima metà della classifica delle più forti economie dell’Unione Europea. Investimenti nell’infrastruttura, l’aumento dei redditi della popolazione, la riforma amministrativa e una diminuzione della burocrazia sono alcune direzioni del programma di governo — ha aggiunto ancora Viorica Dăncilă, la quale, rivolgendosi al Parlamento, ha precisato: “Durante il mio mandato di primo-ministro, nessun’altra istituzione, nessun altro centro di potere potrà dire ancora al Governo quello che deve fare. Sono aperta al dialogo con tutte le forze politiche, per raggiungere il consenso su tutti i temi importanti che riguardano l’interesse nazionale. Vi propongo questo dialogo con un’unica condizione: che sia un dialogo civilizzato.”
La prima seduta del Governo presieduto da Viorica Dăncila avrà luogo mercoledì.