Un nuovo Codice Forestale
Dopo mesi di dibattiti e negoziati, il Parlamento di Romania ha adottato il nuovo Codice Forestale, una legge prevista nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Sorin Iordan, 18.12.2024, 11:50
Il nuovo Codice Forestale, milestone del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è stato adottato dalla Camera dei Deputati di Bucarest, come organo decisionale, con un’ampia maggioranza di voti. La legge prevede, tra l’altro, l’inclusione delle foreste nelle cinture verdi attorno alle città, l’espansione delle superfici boschive, l’introduzione del diritto di prelazione anche per materie prime di qualità a un prezzo conveniente per i produttori nazionali di mobili, l’obbligo dell’organizzazione di corsi di formazione professionale per il personale del settore forestale e l’aumento del 25% della retribuzione base per i dipendenti della Guardia Forestale Nazionale.
Inoltre, l’atto normativo prevede la videosorveglianza delle strade forestali, la confisca del legname rubato e delle auto utilizzate per trasportarlo, nonché pene detentive da uno a cinque anni per falsificazione di dati informatici di carattere forestale. Allo stesso tempo, appare il concetto di “isole che invecchiano”, un meccanismo attraverso il quale le aree forestali di almeno 1.000 metri quadrati con un ruolo nel mantenimento della biodiversità saranno protette dal taglio.
Il progetto prevede inoltre l’istituzione del Registro Forestale Nazionale e il rimboschimento e il controllo da parte dello Stato delle foreste completamente abbattute e abbandonate, anche senza il consenso del proprietario. Inoltre, i proprietari delle aziende che sfruttano il legno e i loro parenti non possono più essere dipendenti del gestore forestale. Non in ultimo, l’accesso ai boschi per le escursioni sarà incondizionato.
La legge segna un nuovo inizio nella gestione delle foreste in Romania, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Mircea Fechet, sottolineando che le misure previste dal progetto garantiscono, tra le altre cose, il rimboschimento dei terreni diboscati.
“L’area del fondo forestale in Romania ha una leggera tendenza di crescita negli ultimi 30 anni e questo è successo soprattutto nell’ultimo anno, quando siamo riusciti, utilizzando i soldi del PNRR, a rimboschire delle aree che non sono mai appartenute al fondo forestale. Oggi abbiamo quasi 9.000 ettari pronti per la contrattazione, di cui più di 3.000 sono già stati rimboschiti quest’anno e l’anno scorso, e credo che questa sia una tendenza che verrà mantenuta”, ha precisato Mircea Fechet. Il ministro ha aggiunto che il settore forestale, l’industria del legno e l’industria specializzata rappresentano il 3,5% del PIL della Romania. Tuttavia non sono mancate le insoddisfazioni.
Dall’opposizione, il deputato Dan Tanasă dell’AUR ha criticato il fatto che la legge non vieta alle imprese straniere di sfruttare il legname delle foreste romene. “Proteggeremo davvero le foreste in Romania quando toglierete le aziende straniere fuori dalla Romania per sfruttare il legno a casa loro, e in Romania le foreste siano sfruttate dai romeni. Solo allora potrete vantarvi di aver fatto qualcosa per le foreste della Romania”, ha detto Dan Tanasă. Sono trascorsi più di sette mesi dall’adozione del nuovo Codice Forestale da parte del Senato, come prima camera, periodo in cui il testo della legge ha subito oltre 200 modifiche. Ora l’atto normativo è stato inviato al presidente della Romania per la promulgazione.