UE: visita del commissario Thierry Breton a Bucarest
La visita del commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, a Bucarest, è arrivata in un momento complicato: la Romania ha un governo ad interim e le statistiche sui contagi da Covid-19 sono ancora preoccupanti, anche se il numero dei nuovi casi al giorno è diminuito. Thierry Breton affermava che, con l’arrivo dell’inverno, il basso tasso di vaccinazione mette in pericolo la salute dei romeni, il che rappresenta anche un ostacolo alla piena ripresa della Romania e dell’Unione Europea nel suo insieme. I suoi colloqui con i vertici delle istituzioni statali romene, con esperti di salute e ONG hanno puntato sull’importanza della vaccinazione e dell’introduzione della certificazione verde, che è anche oggetto di una legge che, al momento, è all’esame della Camera dei Deputati. Il voto sul certificato verde Covid, accanto al vaccino, garantisce la sopravvivenza alla pandemia, è del parere il commissario europeo.
E’ l’ora di essere uniti, perché solo insieme possiamo vincere questa guerra. Siamo tutti europei e condividiamo gli stessi valori. È l’ora di agire. Non possiamo rinviare la decisione di qualche mese, perché il virus non aspetta. Dunque è importante che il certificato verde sia votato e utilizzato, perché sappiamo che la vaccinazione e il green pass sono la chiave per garantire la sopravvivenza e, allo stesso tempo, ci aiutano a essere parte della comunità europea”, ha dichiarato Thierry Breton.
Breton ha dato assicurazioni che a livello della Commissione Europea proseguiranno gli sforzi per gestire la pandemia da COVID-19 ed ha esortato all’uso in modo adeguato da parte degli stati membri degli strumenti e dei meccanismi creati all’interno dell’Unione. II commissario ha avuto incontri con i ministri della Difesa e della Salute ad interim ed è stato accolto dal presidente Klaus Iohannis. Il presidente ha espresso l’apprezzamento per il sostegno offerto dalla Commissione Europea nella gestione della crisi sanitaria ed ha sottolineato la necessità di un coordinamento, anche nel prossimo periodo, delle azioni degli stati membri e di mantenere l’unità nell’UE. Klaus Iohannis ha ribadito che il vaccino è il principale strumento di lotta contro il contagio da SARS-CoV-2.
Quanto alla certificazione verde, il ritmo dei dibattiti alla Camera, decisionale in questo caso, sembra simile a quello dei negoziati tra il PNL e PSD sul futuro governo. La crisi politica rinvia l’adozione al Parlamento della legge sull’obbligo del certificato verde, ammetteva il capo della Commissione per la Salute della Camera dei Deputati, il liberale Nelu Tătaru. I partiti parlamentari non si sono finora messi d’accordo sul numero di giorni in cui i tamponi nel caso dei dipendenti non vaccinati saranno a carico dello stato. I liberali propongono 30 giorni, mentre i socialdemocratici vorrebbero un periodo di grazia di 60 giorni. L’intesa politica sulla formazione del governo accelererà l’applicazione del green pass.
Ştefan Stoica, 19.11.2021, 13:41
La visita del commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, a Bucarest, è arrivata in un momento complicato: la Romania ha un governo ad interim e le statistiche sui contagi da Covid-19 sono ancora preoccupanti, anche se il numero dei nuovi casi al giorno è diminuito. Thierry Breton affermava che, con l’arrivo dell’inverno, il basso tasso di vaccinazione mette in pericolo la salute dei romeni, il che rappresenta anche un ostacolo alla piena ripresa della Romania e dell’Unione Europea nel suo insieme. I suoi colloqui con i vertici delle istituzioni statali romene, con esperti di salute e ONG hanno puntato sull’importanza della vaccinazione e dell’introduzione della certificazione verde, che è anche oggetto di una legge che, al momento, è all’esame della Camera dei Deputati. Il voto sul certificato verde Covid, accanto al vaccino, garantisce la sopravvivenza alla pandemia, è del parere il commissario europeo.
E’ l’ora di essere uniti, perché solo insieme possiamo vincere questa guerra. Siamo tutti europei e condividiamo gli stessi valori. È l’ora di agire. Non possiamo rinviare la decisione di qualche mese, perché il virus non aspetta. Dunque è importante che il certificato verde sia votato e utilizzato, perché sappiamo che la vaccinazione e il green pass sono la chiave per garantire la sopravvivenza e, allo stesso tempo, ci aiutano a essere parte della comunità europea”, ha dichiarato Thierry Breton.
Breton ha dato assicurazioni che a livello della Commissione Europea proseguiranno gli sforzi per gestire la pandemia da COVID-19 ed ha esortato all’uso in modo adeguato da parte degli stati membri degli strumenti e dei meccanismi creati all’interno dell’Unione. II commissario ha avuto incontri con i ministri della Difesa e della Salute ad interim ed è stato accolto dal presidente Klaus Iohannis. Il presidente ha espresso l’apprezzamento per il sostegno offerto dalla Commissione Europea nella gestione della crisi sanitaria ed ha sottolineato la necessità di un coordinamento, anche nel prossimo periodo, delle azioni degli stati membri e di mantenere l’unità nell’UE. Klaus Iohannis ha ribadito che il vaccino è il principale strumento di lotta contro il contagio da SARS-CoV-2.
Quanto alla certificazione verde, il ritmo dei dibattiti alla Camera, decisionale in questo caso, sembra simile a quello dei negoziati tra il PNL e PSD sul futuro governo. La crisi politica rinvia l’adozione al Parlamento della legge sull’obbligo del certificato verde, ammetteva il capo della Commissione per la Salute della Camera dei Deputati, il liberale Nelu Tătaru. I partiti parlamentari non si sono finora messi d’accordo sul numero di giorni in cui i tamponi nel caso dei dipendenti non vaccinati saranno a carico dello stato. I liberali propongono 30 giorni, mentre i socialdemocratici vorrebbero un periodo di grazia di 60 giorni. L’intesa politica sulla formazione del governo accelererà l’applicazione del green pass.