UE: vertice dei leader comunitari a Bruxelles
Il presidente romeno Klaus Iohannis ha partecipato a Bruxelles al primo Consiglio europeo dall’insediamento nell’incarico, un Consiglio dominato dalla crisi in Ucraina, la lotta al terrorismo e il debito della Grecia.
România Internațional, 13.02.2015, 13:48
In riferimento alla situazione tesa nella confinante Ucraina e al recente accordo di Minsk, il presidente ha dichiarato che la Romania comprende il pericolo in aumento del conflitto armato nell’est di questo Paese e si impegna per la sua soluzione politica.
“Ribadisco la convinzione che l’unica soluzione alla crisi ucraina è quella politica, basata su dialogo e che ha come meta la cessazione dello spargimento di sangue. Accogliamo l’intesa con fiducia, però siamo consapevoli che restano tensioni e punti sensibili che non possiamo risolvere senza volontà politica e senza rimanere uniti”, ha dichiarato il capo dello stato romeno.
Iohannis dice, però, che nè lui nè altri leader europei si illudono che d’ora in avanti tutto sarà rispettato, dato che alcuni dei provvedimenti stipulati erano stati inclusi anche nel precedente accordo di Minsk, firmato a settembre. In margine al Consiglio, il capo dello stato romeno ha incontrato il collega di Kiev, Petro Poroshenko, dietro la sollecitazione di quest’ultimo, per discutere delle relazioni bilaterali e di temi regionali.
Poroshenko ha ringraziato Klaus Iohannis per la ferma posizione a sostegno dell’Ucraina e gli ha rivolto l’invito a fare una visita a Kiev, invito accettato dal presidente romeno.
La lotta al terrorismo ha rappresentato un altro tema importante sull’agenda del Consiglio europeo. Il presidente Iohannis ha dichiarato che le misure antiterroristiche rivestono una nuova dimensione e rilevanza politica dopo l’attentato in Francia, però ha richiamato l’attenzione che esse non devono creare nuove barriere, bensì vanno applicate all’interno dell’UE, senza differenze tra i Paesi Schengen e quelli che non ne fanno parte.
Iohannis ha precisato che è stata adottata una dichiarazione sulle misure di lotta al terrorismo che riguardano la sicurezza dei cittadini, la prevenzione del radicalismo, la cooperazione con i partner internazionali. Bucarest appoggia anche la cooperazione con i partner fuori UE per contrastare queste minacce, utilizzando al massimo il quadro già esistente.
Un terzo tema importante è stato il debito della Grecia, argomento sul quale i leader europei e le autorità di Atene non hanno raggiunto un accordo. I ministri delle Finanze dell’eurozona e le autorità di Atene riprenderanno lunedì i negoziati sul tema del debito, prima della scadenza del programma di aiuto alla Grecia a fine mese.