UE – USA: conferenza sulle relazioni transatlantiche a Washington
La crisi in Ucraina è al centro della conferenza “Verso un’Europa intera e libera”, organizzata dal Consiglio Atlantico a Washington. Autorità degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, politici ed esperti, si sono riunite per due giorni nella capitale americana per parlare del futuro dell’Alleanza transatlantica.
Radio România, 30.04.2014, 13:02
Il segretario di stato americano, John Kerry, ha sottolineato che gli eventi attuali definiranno il futuro dell’alleanza e che, senza esagerare in alcun modo, è in gioco non solo il suo futuro, ma anche l’intero modello di leadership globale. Kerry si è detto convinto che la NATO darà le risposte giuste alle sfide attuali.
A suo avviso, tra le misure da prendere sono quelle relative alle crescita dei budget destinati alla difesa negli stati europei, alla quale al momento molti stanziano meno del 2% del Pil.
Inoltre, ha detto Kerry, va promossa l’indipendenza energetica dalla Russia e vanno rafforzati i legami economici tra l’Europa e gli Stati Uniti, soprattutto ultimando i negoziati sull’accordo di libero commercio. Kerry ha ricordato anche il notevole sostegno degli alleati europei in Afghanistan, spiegando che la NATO, per promuovere la sicurezza, la prosperità e la libertà, ha fatto più di qualsiasi altra alleanza nella storia.
In riferimento alla crisi in Ucraina, il segretario di stato americano ha evocato gli sforzi delle autorità di Kiev per distendere la situazione, a differenza della Russia, che non ha fatto nemmeno un passo per applicare l’Accordo di Ginevra, anzi ha compiuto delle azioni che hanno portato all’escalation del conflitto, ha aggiunto Kerry.
Presente alla conferenza di Washington, il capo della diplomazia romena, Titus Corlatean, ha dichiarato che il nostro Paese appoggia chiaramente l’adozione di sanzioni contro la Russia, a causa della situazione in Ucraina, e ha sollecitato una presenza militare permanente delle truppe alleate in Romania.
“La nostra posizione è stata costante, molto chiara e molto impegnativa. Nei dibattiti a livello europeo, tutti i segnali che abbiamo dato, compreso il segnale trasmesso, a livello europeo, dalla Romania alla Federazione Russa, non sono stati bene compresi da Mosca, e purtroppo, non ci sono più dei motivi per rifletterci. Dobbiamo mantenere la credibilità al livello dell’Unione ed esaminare, adottare sanzioni supplementari che si impongono”, ha detto il ministro.
Come vede la Romania la presenza militare americana nell’est europeo? “E’ una necessità legata a una presenza quanto più consistente e rapida delle capacità militari della NATO in stati che si trovano soprattutto nel fianco est dell’Alleanza. Si tratta principalmente di Romania, Polonia e gli stati baltici. Noi abbiamo sollecitato una presenza permanente dell’Alleanza Nord-Atlantica, sia aerea, che terrestre e marittima, nel nostro caso nel Mar Nero”, ha detto ancora il ministro.