Ue: risorse umane, ripresi i rimborsi alla Romania
La Commissione europea ha deciso di sbloccare il Programma operazionale settoriale per lo sviluppo delle risorse umane e riprendere i rimborsi destinati alla Romania. La misura è stata presa in seguito alla missione di audit condotta dagli esperti europei dal 29 gennaio al 1 febbraio 2013.
Mihai Pelin, 07.02.2013, 13:24
La Commissione europea ha deciso di sbloccare il Programma operazionale settoriale per lo sviluppo delle risorse umane e riprendere i rimborsi destinati alla Romania. La misura è stata presa in seguito alla missione di audit condotta dagli esperti europei dal 29 gennaio al 1 febbraio 2013.
Bruxelles ha annunciato la ripresa dei pagamenti alla Romania nei giorni prossimi, per le sollecitazioni di rimborso trasmesse a dicembre 2012, per un valore di 148 milioni di euro, con l’applicazione delle correzioni finanziarie temporanee del 25%, secondo quanto è stato concordato con le autorità di Bucarest.
I pagamenti erano stati sospesi ai primi di agosto 2012, per irregolarità individuate nell’assegnazione e nello svolgimento di alcuni progetti dal 2009 al 2011.
Il Governo di Bucarest ha annunciato che quest’anno la CE condurrà altre due missioni di audit per il Programma operazionale settoriale per lo sviluppo delle risorse umane, al fine di togliere le correzioni finanziarie temporanee applicate ai rimborsi che la Romania solleciterà alla Commissione.
L’Esecutivo ha precisato che le correzioni ammontano a circa 180 milioni di euro. Complessivamente, fino a fine gennaio 2013, per il Programma operazionale settoriale per lo sviluppo delle risorse umane, sono stati inoltrati circa 10.400 progetti.
Dal 2007 al 2013, la CE ha assegnato alla Romania 3,37 miliardi di euro attraverso questo programma. Lo sblocco dei rimborsi è un primo passo visibile compiuto dalla Romania per accelerare l’assorbimenti dei fondi comunitari, ha dichiarato il ministro incaricato alla gestione dei Fondi Ue, Eugen Teodorovici.
Il ministro ha spiegato che sono in corso simili azioni con altre autorità di management, per sbloccare altri tre programmi operazionali presospesi, nel campo delle regioni, dei trasporti e della competitività economica.
A cinque anni dall’ingresso nell’Ue, la Romania si piazza all’ultimo posto tra i 27 stati membri come assorbimento di fondi Ue. Fino a fine gennaio 2013, Bucarest aveva attirato 2,2 miliardi di euro dei 19,2 miliardi resi disponibili da Bruxelles al nostro Paese dal 2007 al 2013, cioè l’11,5%. Aumentare il tasso di di assorbimento si annovera le massime priorità del Governo di Bucarest. (trad. Iuliana Anghel)