UE: previsioni economiche, crescita in Romania
La disoccupazione nell’UE resta a livelli inaccettabilmente elevati, per cui dobbiamo modernizzare l’economia. Lo ha dichiarato Olli Rehn, vicepresidente e commissario per gli Affari economici e monetari, dopo la pubblicazione delle previsioni autunnali della Commissione europea.
Ştefan Stoica, 06.11.2013, 12:58
La disoccupazione nell’UE resta a livelli inaccettabilmente elevati, per cui dobbiamo modernizzare l’economia. Lo ha dichiarato Olli Rehn, vicepresidente e commissario per gli Affari economici e monetari, dopo la pubblicazione delle previsioni autunnali della Commissione europea.
Il rapporto richiama l’attenzione che la timida ripresa del successivo periodo manterrà comunque la disoccupazione a tassi record fino al 2015, in quanto la riduzione dell’indebitamento del settore privato e le politiche di austerità continueranno a ledere il consumo e gli investimenti.
Le stime della Commissione indicano un livello invariato anche quest’anno e una crescita pari a solo l’1,4% nel 2014. Ancora più pessimismo nell’eurozona, la cui economia subirà una contrazione dello 0,4% nel 2013, per arrivare a una crescita di solo l’1,1% l’anno prossimo.
Il rapporto della Commiossione mette in risalto il fatto che la marcia economica relativamente faticosa della Germania e della Francia, che guidano l’eurozona, non sarà capace di sostenere un rinvigorimento più veloce negli stati che si trovano alla periferia dell’unione monetaria.
Quest’anno, l’economia tedesca registrerà una crescita dello 0,5% e dell’1,7 nel 2014. Invece, la Francia raggiungerà solo lo 0,2% nel 2013 e lo 0,9% nel 2014. Se l’economia britannica, che sta fuori Eurolandia, dà segni di rinvigorimento più veloce, la Commissione anticipa che la stessa cosa non sarà valida per le economia dell’Italia e della Spagna, anche se l’ultima uscirà dalla recessione l’anno prossimo.
La disoccupazione, che preoccupa al massimo i vertici europei e sul cui contrasto puntano le politiche nazionali e comunitarie, sarà inferiore all’11% al livello dell’UE appena nel 2015. Nell’eurozona il tasso si manterrà a un livello superiore al 12% l’anno prossimo, e si prevede un lieve calo appena fra due anni.
Per l’Europa centro-orientale, la Commissione ha rivisto al rialzo le previsioni su Polonia e Ungheria, e al ribasso quelle sulla Bulgaria. Per la Romania, la Commissione prevede crescita economica per il corrente anno e i prossimi due, con il 2,4% nel 2015. In prima, il rapporto della CE starà alla bse dei negoziati di bilancio tra le autorità comunitarie e nazionali.
Dal 2013, la Commissione controllerà le bozze di bilancio degli stati membri prima che venissero inviate ai dibattiti dei Parlamenti nazionali, secondo una regola volta a impedire nuove crisi del debito sovrano.