Ue: ok Europarlamento a commissione Juncker
Con 423 voti favorevoli, 209 contrari e 67 astensioni, il Parlamento europeo ha dato la fiducia all’equipe di Jean-Claude Juncker, non prima che il presidente eletto della nuova Commissione Europea presentasse il programma politico per i prossimi 5 anni. “Sia riusciamo a riconquistarli, sia falliremo e, allora, ci allontaniamo dalla costruzione europea”, ha sottolineato a Strasburgo il democristiano lussemburghese Jean-Claude Juncker, dichiarandosi convinto che la sua equipe è l’equipe dell’ultima chance di riconquistare la fiducia dei cittadini europei. In un’Unione Europea ancora alle prese con la crisi, Juncker ha annunciato che, entro fine anno, presenterà un piano di investimenti da 300 miliardi per 3 anni per incentivare la crescita economica e, implicitamente, la creazione di posti di lavoro. “Ora è il momento di rimboccarsi le maniche e mettersi a lavoro sul rilancio dell’economia, la creazione di nuovi posti di lavoro e di un futuro migliore per i giovani europei…insieme ce la faremo”, ha detto il presidente dell’Esecutivo comunitario.
Roxana Vasile, 23.10.2014, 14:02
Con 423 voti favorevoli, 209 contrari e 67 astensioni, il Parlamento europeo ha dato la fiducia all’equipe di Jean-Claude Juncker, non prima che il presidente eletto della nuova Commissione Europea presentasse il programma politico per i prossimi 5 anni. “Sia riusciamo a riconquistarli, sia falliremo e, allora, ci allontaniamo dalla costruzione europea”, ha sottolineato a Strasburgo il democristiano lussemburghese Jean-Claude Juncker, dichiarandosi convinto che la sua equipe è l’equipe dell’ultima chance di riconquistare la fiducia dei cittadini europei. In un’Unione Europea ancora alle prese con la crisi, Juncker ha annunciato che, entro fine anno, presenterà un piano di investimenti da 300 miliardi per 3 anni per incentivare la crescita economica e, implicitamente, la creazione di posti di lavoro. “Ora è il momento di rimboccarsi le maniche e mettersi a lavoro sul rilancio dell’economia, la creazione di nuovi posti di lavoro e di un futuro migliore per i giovani europei…insieme ce la faremo”, ha detto il presidente dell’Esecutivo comunitario.
Nella visione di Juncker, presidente dell’Eurogruppo fino al 2013, gli investimenti a livello nazionale e comunitario andranno accompagnati dalla credibilità fiscale e dalle riforme strutturali. Nel frattempo, i governi degli stati membri dell’Ue dovrebbero continuare a tenere sotto controllo i deficit di bilancio. Gli investimenti sono estremamente necessari per l’economia reale, ha precisato dal canto suo la socialdemocratica Corina Cretu, proposta della Romania per il portafoglio Sviluppo Regionale nella nuova Commissione Europea.
La Cretu ha annunciato che una delle sue priorità sarà la ricerca di nuove modalità per aumentare l’assorbimento dei fondi europei da parte degli stati membri, attraverso il trasferimento di buone pratiche da Paesi come Polonia e Portogallo, verso altri, come Romania e Bulgaria. “Ho vissuto gran parte della mia vita in un Paese che ha goduto di una crescita economica importante grazie agli strumenti di pre-adesione dell’Unione. Ho visto con i propri occhi gli effetti che le politiche di coesione hanno sulle vite della gente abituale”, ha precisato Corina Cretu. Ma, con la crisi, i motori economici dell’Europa hanno rallentato, i divari economici tra le regioni dell’Europa si sono accentuati e adesso occorre lavorare due volte di più per riportare l’economia sul giusto binario e per generare posti di lavoro.
Jean-Claude Juncker affermava che nell’Ue c’è un 29esimo stato membro, quello dei disoccupati, la maggioranza giovani. Il neo commissario europeo alla Politica Regionale, Corina Cretu, li assicura che, appena assunto il mandato, ci penserà nelle sue azioni.
Il nuovo Esecutivo comunitario assumerà le sue funzioni il prossimo 1 novembre.
(traduzione di Adina Vasile)