Ue: nuovo bilancio, reazioni a Bucarest
Dal 2014 al 2020, la Romania riceverà circa 40 miliardi di euro dal bilancio comunitario, che ammonterà ai 960 miliardi di euro, per la prima volta nella storia dell’Unione inferiore al precedente esercizio finanziario. La differenza è di 34 miliardi.
Leyla Cheamil, 11.02.2013, 14:51
Dal 2014 al 2020, la Romania riceverà circa 40 miliardi di euro dal bilancio comunitario, che ammonterà ai 960 miliardi di euro, per la prima volta nella storia dell’Unione inferiore al precedente esercizio finanziario. La differenza è di 34 miliardi.
Il presidente Traian Basescu, che ha rappresentato la Romania al vertice europeo svoltosi nei giorni scorsi a Bruxelles, ha dichiarato che Bucarest ha ottenuto il massimo di quanto si poteva ai negoziati. Il capo dello stato ha spiegato che, rispetto al precedente bilancio, la Romania riceverà sei miliardi di euro in più, con una crescita del 10% per i fondi di coesione e del 27% per quelli destinati alla Politica Agricola Comune.
Ci sono state “difficoltà enormi” nel convincere i partner europei che Bucarest potrà spendere di più, dato il basso livello di assorbimento di fondi europei negli ultimi cinque anni, ha aggiunto il presidente, rivolgendo agli eurodeputati romeni l’appello di sostenere senza riserbi la bozza di bilancio dell’Ue.
“Dall’inizio e senza esitazione, rivolgerei a tutti gli eurodeputati romeni l’appello di sostenere senza riserbi la bozza di bilancio nella forma decisa dal Consiglio europeo del 7-8 febbraio. Il rischio di non avere un bilancio ci sottopone a una soluzione in cui il budget venga approvato ogni anno”, ha detto Traian Basescu.
Invece, il premier Victor Ponta ritiene che la Romania non ha avuto da guadagnare, ma da perdere, e ha definito la bozza di bilancio multiannuo un fallimento per tutti i Paesi Ue, tranne la Gran Bretagna. Un bilancio comunitario inferiore al precedente fa indietreggiare una delle idee fondamentali dell’Ue, ha detto il premier.
“Quell’idea di unire più Paesi e portarli a un livello di sviluppo simile — è questo il senso dei fondi di coesione — è ormai un’idea non abbandonata, ma che compie dei passi indietro”, ha detto il premier Victor Ponta, valutando che la Romania deve avere come priorità il miglioramento della sua rappresentanza all’interno dell’Ue, ma anche dell’assorbimento dei fondi comunitari.
La bozza di bilancio per l’esercizio 2014 — 2020 andrà al dibattito del Parlamento europeo, senza il cui voto non potrà entrare in vigore. (trad. Iuliana Anghel)