UE dalla Turchia al Partenariato Orientale
L’agenda della riunione dei ministri degli esteri dell’UE svoltasi lunedì a Bruxelles ha incluso temi riguardanti le recenti evoluzioni negli stati del Partenariato Orientale, la lotta al terrorismo, la situazione in Iraq e le evoluzioni in Libia. La Romania è stata rappresentata dal capo della diplomazia di Bucarest, Lazar Comanescu. La discussione sui partner orientali è puntata sull’importanza dell’implementazione degli impegni assunti dagli stati partner e sul sostegno dell’UE ai processi di riforma in questi paesi.
Valentin Țigău, 15.12.2015, 12:49
L’agenda della riunione dei ministri degli esteri dell’UE svoltasi lunedì a Bruxelles ha incluso temi riguardanti le recenti evoluzioni negli stati del Partenariato Orientale, la lotta al terrorismo, la situazione in Iraq e le evoluzioni in Libia. La Romania è stata rappresentata dal capo della diplomazia di Bucarest, Lazar Comanescu. La discussione sui partner orientali è puntata sull’importanza dell’implementazione degli impegni assunti dagli stati partner e sul sostegno dell’UE ai processi di riforma in questi paesi.
Stando a un comunicato ufficiale, in riferimento alla Moldova, Lazar Comanescu ha indicato che, nel contesto regionale e interno attuale, vanno accelerati gli impegni politici di tutte le forze politiche di Chisinau per formare un nuovo governo stabile e filoeuropeo, che porti avanti le riforme avviate. Egli ha rivolto un appello all’UE di continuare a trasmettere dei segnali ai fattori politici di Chisinau per mantenere la Moldova sulla strada delle riforme e della stabilità.
La Moldova si confronta con una grave crisi politica dopo che il governo presieduto dal liberal-democratico Valeriu Strelet è stato sfiduciato il 29 ottobre dall’opposizione di sinistra filorussa, con il sostegno del Partito Democratico, componente della coalizione di governo.
L’Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, ha chiesto a Chisinau di compiere degli sforzi per superare l’attuale crisi politica. La Mogherini ha ammesso che, per quanto riguarda la situazione nell’ex repubblica sovietica, ci sono dei motivi di preoccupazione, ma che la soluzione dell’uscita dalla crisi sta nelle mani dei politici moldavi.
In riferimento all’Ucraina, alla riunione di Bruxelles il ministro degli esteri Lazar Comanescu ha espresso sostegno alla continuazione del processo esteso di riforme, che consenta l’implementazione dell’Accordo di Libero Scambio Approfondito e Complessivo, a partire dal 1 gennaio 2016 e ha ribadito la necessità che gli Accordi di Minsk siano integralmente implementati. In margine alla riunione, i 28 ministri degli esteri degli stati membri dell’UE hanno avuto una colazione di lavoro con il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu.
Per l’occasione, il capo della diplomazia romena ha espresso la soddisfazione per il nuovo impulso nella relazione UE-Turchia. Bruxelles e Ankara hanno ripreso lunedì i negoziati di adesione della Turchia al blocco comunitario, con l’apertura, dopo più anni di impasse, del capitolo 17 riguardante la politica economica e monetaria. Inoltre, Lazar Comanescu ha salutato il contributo attivo della Turchia nel sostenere gli impegni internazionali per la soluzione dei conflitti in Siria e Libia.