Ucraina: Romania non innalza livello allerta
In seguito agli sviluppi in Ucraina, la Romania non innalzerà il livello di allerta, in quanto non c’è il rischio di un conflitto con la Russia. Lo assicura il presidente Traian Basescu, ribadendo l’appoggio senza riserbi di Bucarest alla sovranità, all’indipendenza e all’integrità territoriale del Paese confinante.
Roxana Vasile, 13.03.2014, 13:28
In seguito agli sviluppi in Ucraina, la Romania non innalzerà il livello di allerta, in quanto non c’è il rischio di un conflitto con la Russia. Lo assicura il presidente Traian Basescu, ribadendo l’appoggio senza riserbi di Bucarest alla sovranità, all’indipendenza e all’integrità territoriale del Paese confinante.
“La Romania considera un’aggressione qualsiasi presenza delle truppe della Federazione Russa sul territorio dell’Ucraina, in mancanza del suo accordo e al di fuori delle intese bilaterali. Apprezziamo la condotta delle truppe ucraine, che non hanno risposto alle provocazioni, evitando l’escalation della situazione. Riteniamo illegittima l’iniziativa del Parlamento della Crimea di adottare una dichiarazione di indipendenza dall’Ucraina, in vista del referendum annunciato per il 16 marzo”, ha detto Traian Basescu.
La Romania considera incostituzionale il referendum sull’annessione della regione autonoma russofona alla Russia. La Romania ha espresso la sua disponibilità a partecipare a eventuali negoziati volti a risolvere le vertenze russo-ucraine. Traian Basescu.
“Se qualcuno avrà bisogno della perizia di uno stato confinante, che conosce molto bene la situazione regionale, noi abbiamo dato la disponibilità a partecipare a un eventuale formato di negoziati. Però, legalmente e moralmente, riteniamo che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, da firmatari del Memorandum di Budapest, devono stare in prima fila ai negoziati, il che anche fanno”, ha aggiunto Traian Basescu.
Nel 1994, l’Ucraina accettava il proprio disarmo nucleare in cambio delle garanzie per la sua integrità territoriale dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e dalla Russia. A questo punto, un’annessione della Crimea alla Russia avrebbe serie conseguenze, dichiarava a Strasburgo l’eurodeputato socialista romeno Ioan Mircea Pascu.
“Se la Russia annetterà la Crimea, allora altri Paesi penseranno due volte prima di rinunciare allo statuto nucleare, il che avrà un effetto negativo sulla nonproliferazione. E, forse, la cosa più importante, l’intero sistema europea di sicurezza non funzionerebbe più e andrà rinegoziato un altro nuovo, però con una Russia molto più aggressiva”, ha spiegato l’eurodeputato.
Altrettanto pericolose sono l’apparizione di un nuovo conflitto congelato attorno al Mar Nero e una destabilizzazione regionale. “Non siamo stati capaci di anticipare quanto è accaduto in Georgia. L’Ucraina ci ha colti impreparati. Saremmo in una situazione ridicola se anche una cosa legata alla Moldova ci cogliesse sempre impreparati o di sorpresa, dal momento che la Romania segnala da tempo questi rischi ai suoi alleati”, ha detto ancora Traian Basescu.
Intanto, l’esercito romeno continua le esercitazioni e i programmi di addestramento previsti. Al capo dello Stato maggiore è stato sollecitato di anticipare nella prima metà dell’anno le esercitazioni previste nella seconda. La Romania ha autorizzato la presenza degli aerei di sorveglianza della NATO nel suo spazio e di una fregata francese nelle sue acque territoriali.