Ucraina: NATO rinforza presenza al Mar Nero e nel Baltico
Alla luce della situazione in Ucraina, la NATO sta prendendo delle misure per consolidare la sicurezza degli alleati rivieraschi al Mare Nero e al Mar Baltico. Incontrando il premier giapponese Shinzo Abe, il Segretario generale dell’Alleanza, Anders Fogh Rasmussen, ricordava che la NATO ha già rinforzato la missione di polizia aerea negli stati baltici e ha effettuato voli di sorveglianza sulla Polonia e sulla Romania.
Ştefan Stoica, 07.05.2014, 13:52
Estesa anche la presenza nel Mar Nero e altre navi della flotta alleata si dirigeranno verso il Baltico. Circa 6.000 militari della NATO hanno partecipato alle maggiori esercitazioni della storia postsovietica dell’Estonia, nei pressi del confine con la Russia. E le cose non si fermeranno qui, se la situazione in Ucraina peggiora.
L’Alleanza, ha detto Anders Fogh Rasmussen, prenderà senza esitare delle misure in più, se necessarie alla sicurezza e alla protezione degli alleati. “Se necessario, prenderemo senza esitare delle misure supplementari per la difesa collettiva ed effettiva dei membri dell’Alleanza, basandoci sui principi fondamentali della difesa collettiva”, ha detto Rasmussen.
L’Alleanza potrebbe esaminare la possibilità del dispiegamento permanente delle sue truppe nell’est dell’Europa, alla luce delle forti tensioni tra la Russia e l’Ucraina, ha dichiarato, da parte sua, il comandante supremo delle truppe NATO in Europa, il generale Philip Breedlove.
Il generale ha spiegato che l’Alleanza ha delineato un programma di turno a breve termine per il personale e gli equipaggiamenti militari nell’est europeo, programma che verrà ultimato entro la fine del 2014, però ha sottolineato che le misure che verranno adottate dalla NATO sono puramente difensive e non sono volte a sfidare la Russia.
Il conflitto in Ucraina rischia di generare instabilità e può costituire una minaccia non solo per la sicurezza e la stabilità dello spazio euroatlantico, ma anche per l’Asia-Pacifico. Perciò, il segretario generale della NATO e il premier giapponese hanno firmato un accordo volto a raffozare il partenariato bilaterale.
I commentatori di Bruxelles spiegano che un conflitto prolungato in Ucraina e un maggiore impegno militare della Russia in questo Paese ha influenza anche sull’equilibrio di forze nell’Asia.
La crisi ucraina ha determinato il Giappone a riconsiderare la strategia di avvicinamento alla Russia che aveva ideato come contrappeso all’influenze sempre maggiore della Cina nella regione. Già le autorità di Tokyo si stanno allineando alla posizione occidentale tramite le sanzioni imposte alla Russia.