Ucraina: MAE romeno condanna i cosiddetti “referendum”
Il Ministero degli Esteri romeno ha condannato i cosiddetti “referendum” convocati nelle regioni di Donetsk e Lugansk, parti integranti dell’Ucraina sovrana e indipendente, e ha ribadito la sua posizione sulla loro illegalità. Il Ministero precisa in un comunicato che questi “referendum” sono contrari alla Costituzione dell’Ucraina e violano i principi fondamentali del diritto internazionale.
Radio România, 12.05.2014, 13:16
Il Ministero degli Esteri romeno ha condannato i cosiddetti “referendum” convocati nelle regioni di Donetsk e Lugansk, parti integranti dell’Ucraina sovrana e indipendente, e ha ribadito la sua posizione sulla loro illegalità. Il Ministero precisa in un comunicato che questi “referendum” sono contrari alla Costituzione dell’Ucraina e violano i principi fondamentali del diritto internazionale.
Gli esiti di questi presunti referendum non possono essere considerati rilevanti e neanche sono in grado di produrre effetti giuridici, si legge nel comunicato. La loro organizzazione costituisce un atto provocatorio in più e rientra nella serie di azioni contro la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, facendo seguito anche all’annessione illegale della Penisola Crimea alla Federazione Russa, il 21 marzo scorso.
Bucarest sollecita a Mosca di non riconoscere i cosiddetti “referendum” e i loro esiti, di rispettare l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina e di ritornare nel quadro del diritto internazionale, anche tramite l’immediato ritiro dalla Crimea. L’UE e gli Stati Uniti non riconoscono le consultazioni organizzate nell’est dell’Ucraina dai separatisti filorussi.
Inoltre, il Ministero degli Esteri romeno considera molto gravi le dichiarazioni del vicepremier russo Dmitri Rogozin, il quale ha minacciato che, nelle condizioni in cui la Romania, su richiesta degli Stati Uniti, ma anche l’Ucraina, non gli consentono di sorvolare gli spazi aerei nazionali, la prossima volta viaggerà in un bombardiere strategico Tupolev 160.
In un comunicato, il Ministero degli Esteri di Bucarest ha sollecitato alla Federazione Russa di precisare pubblicamente se le dichiarazioni del vicepremier rappresentano la posizione ufficiale del governo di Mosca nei confronti della Romania in veste di stato membro dell’UE e della NATO.
In seguito alle dichiarazioni di Rogozin, stando al quale le autorità di Romania e Ucraina hanno rifiutato di consentire al suo aereo di sorvolare i loro spazi aerei, la diplomazia romena ha precisato che il nostro Paese ha sostenuto, sostiene senza equivoci e rispetta pienamente il regime di sanzioni istituito dall’UE alla Russia. Il 9 maggio, Rogozin ha partecipato a Tiraspoli, capitale della regione separatista della Transnistria, in Moldova, alle cerimonie dedicate alla giornata della vittoria contro il nazismo.