Ucraina: la situazione dei rifugiati all’attenzione delle organizzazioni internazionali
La Romania diventerà hub per l’assistenza umanitaria concessa all’Ucraina, il che consentirà la raccolta e il trasporto delle donazioni internazionale verso le zone più colpite dalla guerra nel Paese confinante. Inoltre, Bucarest accederà a fondi europei disponibili per la gestione della crisi umanitaria in Ucraina. Si tratta del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione e dello Strumento per la gestione delle frontiere e i visti. Lo ha annunciato il capo dello stato, Klaus Iohannis, incontrando ieri a Bucarest la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
Daniela Budu, 04.03.2022, 11:24
La Romania diventerà hub per l’assistenza umanitaria concessa all’Ucraina, il che consentirà la raccolta e il trasporto delle donazioni internazionale verso le zone più colpite dalla guerra nel Paese confinante. Inoltre, Bucarest accederà a fondi europei disponibili per la gestione della crisi umanitaria in Ucraina. Si tratta del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione e dello Strumento per la gestione delle frontiere e i visti. Lo ha annunciato il capo dello stato, Klaus Iohannis, incontrando ieri a Bucarest la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
Si tratta di un centro logistico di assistenza umanitaria, che sarà istituito sotto l’ombrello del RescEU, quindi dell’assistenza umanitaria europea. Ovviamente, la Romania avrà il ruolo di Paese ospitante. Ci spetterà la maggior parte dei doveri, che adempiremo. Il lavoro sarà avviato a tappe. Cominceremo da un centro che accoglie i primi aiuti e continuerà a svilupparsi. Alla fine, sarà un’impresa molto grande e molto complessa, in quanto lavorerà con tutte le entità impegnate nell’assistenza umanitaria, ha dichiarato Klaus Iohannis.
La Romania è un esempio di solidarietà in Europa, ha sottolineato la presidente della CE, esprimendo ugualmente apprezzamenti per l’impegno della popolazione che si è subito mobilitata in aiuto dei rifugiati.
La Romania ha dato un commovente esempio al mondo intero. Quando è iniziata la guerra, la Romania ha aiutato tutti i profughi in arrivo al valico di confine di Siret, offrendo loro coperte, acqua, cibo, latte per i neonati. La gente ha aperto le porte delle proprie case ai rifugiati. La Romania non solo accoglie nelle sue case i profughi, ma aiuta anche la Repubblica di Moldova, e vi ringrazio di cuore per l’esempio che avere dato, ha detto Ursula von der Leyen.
Stando all’ONU, almeno un milione di abitanti ha lasciato l’Ucraina in soli sette giorni, e la Romania ha offerto riparo e cibo a molti di loro. Allo stesso tempo, le autorità di Bucarest annunciano che, dall’inizio del conflitto, oltre 1.400 cittadini ucraini hanno chiesto asilo in Romania.
A Bucarest è arrivato anche l’Alto Commissario dell’ONU per i Rifugiati, Filippo Grandi, il quale ha salutato ieri la rapida reazione delle autorità romene e gli sforzi a sostegno dei rifugiati ucraini. L’alto funzionario delle Nazioni Unite ha precisato che è l’ora che le armi tacciano, affinchè l’assistenza umanitaria possa salvare vite anche all’interno dell’Ucraina. Nei giorni scorsi, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato a maggioranza schiacciante una risoluzione in cui chiede alla Russia di cessare immediatamente l’uso della forza in Ucraina.
I civili e l’infrastruttura civile vanno protetti, e va concesso l’accesso umanitario a coloro che forniscono assistenza alle persone colpite dalla guerra. Se ciò non si farà, la già enorme sofferenza umana si aggraverà, ha dichiarato l’Alto Commissario dell’ONU per i Rifugiati.