Ucraina e Repubblica di Moldova, all’ordine del giorno del Consiglio Europeo
Riuniti per due giorni a Bruxelles, i leader europei hanno discusso dell'Ucraina, della Repubblica di Moldova e della situazione nel Medio Oriente.
Corina Cristea, 18.10.2024, 11:36
La situazione in Ucraina, gli sviluppi nel Medio Oriente, la competitività dell’UE e la gestione della migrazione, nonché discussioni riguardanti la Repubblica di Moldova, la Georgia e gli elevati prezzi dell’energia – all’ordine del giorno dei leader europei riuniti nel Consiglio Europeo a Bruxelles. Presente al vertice, il presidente romeno, Klaus Iohannis, si è pronunciato per un messaggio fermo da parte dell’Unione per sostenere la Repubblica di Moldova nel processo di integrazione europea, soprattutto nell’attuale contesto elettorale, condannando i tentativi di destabilizzazione arrivati da Mosca.
Nell’ex repubblica sovietica, domenica si terranno le elezioni presidenziali e un referendum per la revisione della Costituzione, in modo che preveda l’adesione del paese all’Unione Europea. Il sostegno europeo alla Repubblica di Moldova va ottenuto con tutti i mezzi necessari sul piano economico, finanziario e di sicurezza, ritiene il capo dello stato romeno, che ha accolto con favore la recente visita a Chișinău della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il lancio di un piano di crescita per la Repubblica di Moldova.
I capi di stato e di governo dell’UE hanno condannato le ingerenze della Federazione Russa nei processi democratici a Chișinău e hanno accolto con favore l’adozione del terzo pacchetto di sanzioni contro i responsabili di azioni volte a minare la sovranità e l’indipendenza della Repubblica di Moldova. Allo stesso tempo, il Consiglio Europeo ha ribadito il suo pieno sostegno al percorso europeo di questo paese candidato e ai suoi progressi sulla via delle riforme e della stabilità.
Rivolgendosi alle massime cariche presenti al vertice, il presidente dell’Ucraina ha esortato i leader dell’Unione ad accettare i suoi piani volti a rafforzare le posizioni militari di Kiev per costringere la Russia a sedersi al tavolo dei negoziati di pace. Volodymyr Zelensky ha rivolto un appello per un’adesione accelerata del suo paese alla NATO e per il permesso di utilizzare armi occidentali a lungo raggio. Secondo Volodymyr Zelensky, se il suo piano verrà attuato, la guerra con la Russia finirà nel 2025.
D’altra parte, alla luce della commemorazione di un anno dai drammatici eventi del 7 ottobre 2023, il Consiglio Europeo ha condannato duramente l’attacco contro Israele ed ha espresso solidarietà alle famiglie delle vittime e degli ostaggi di Hamas. Allo stesso tempo, i leader hanno chiesto la cessazione immediata delle ostilità a Gaza, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e il miglioramento dell’accesso e della distribuzione dell’assistenza umanitaria, ribadendo l’impegno per la soluzione dei due stati.