Ucraina, cereali passano per la Romania
I trasportatori di cereali temono un blocco del porto di Costanza, dal momento che il volume dei cereali ucraini raddoppieranno la quantità.
Sorin Iordan, 21.07.2023, 11:15
Bucarest può prendere unilateralmente la decisione di creare corridoi speciali dedicati esclusivamente al trasporto dei cereali romeni verso il porto di Costanza. Lo ha riferito la Commissione Europea in seguito alla richiesta in tal senso inoltrata dai farmers romeni. L’esportazione di cereali romeni e ucraini è diventata ancora più complicata dopo che Mosca ha deciso di ritirarsi dall’iniziativa dell’ONU sull’export di cereali attraverso il Mar Nero, scaduta il 17 luglio, e di bombardare i terminal di cereali nel porto ucraino di Odessa.
Il capo della diplomazia romena, Luminiţa Odobescu, ha partecipato ieri a Bruxelles a una riunione dei ministri degli Esteri degli stati comunitari che, tra gli argomenti principali, ha valutato anche questo comportamento della Russia. La Odobescu ha detto che, bombardando il porto di Odessa e minacciando le navi che circolano nel Mar Nero, la Russia desidera provocare una crisi alimentare a livello europeo e che, a questo punto, la comunità europea ha riconosciuto l’importanza della Romania nella regione.
Voglio sottolineare che sono stati accolti con favore gli sforzi della Romania ed è stato riconosciuto il notevole ruolo del nostro paese nella facilitazione di queste esportazioni. Quindi, abbiamo ricevuto il supporto non solo dalla Commissione, ma anche da più stati membri, che vogliono impegnarsi ancor di più nel consolidamento dell’infrastruttura portuale e ferroviaria sul nostro territorio, per evitare il blocco del transito di cereali dell’Ucraina verso gli stati beneficiari, ha precisato Luminiţa Odobescu.
La Turchia potrebbe svolgere un ruolo estremamente importante sotto questo profilo, ha aggiunto la ministra, soprattutto perchè l’accordo sull’export di cereali attraverso il Mar Nero è stato firmato a Istanbul. Luminiţa Odobescu ha spiegato che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan continua il dialogo in sede dell’ONU anche con vari partner, nel tentativo di convincere la Russia di prolungare l’iniziativa.
L’evoluzione della situazione è di importanza notevole per Bucarest, poichè, tra i cinque paesi di transito per i cereali ucraini verso Asia e Africa, attraverso la Romania passano le maggiori quantità. Tale fatto avviene in un anno in cui gli agricoltori romeni anticipano un raccolto del 20-25% migliore rispetto al 2022. Cossicchè il raccolto romeno più quello ucraino in transito potrebbero soffocare l’infrastruttura di trasporto. Si teme che il porto di Constanza non potrà far fronte dal punto di vista operativo, ha dichiarato a Radio Romania Cezar Gheorghe, analista del mercato dei cereali, riassumendo la situazione.
Vedremo un potenziale raddoppiamento del flusso auto, ferroviario e di chiatte. Anzi, dal punto di vista operativo, Costanza sarà sottoposta ad una pressione estrema e vi dico sinceramente che non può far fronte di nessuna maniera, per il semplice motivo che, dal punto di vista operativo, Costanza può gestire 25-26 milioni di tonnellate di merci all’anno, e parlo di cereali e colture oleaginose, ha spieagto Cezar Gheorghe. L’analista ritiene che, a questo punto, la Romania dovrebbe sollecitare velocemente fondi europei in più per certi investimenti nell’infrastruttura di trasporto.