Trasporti: scontentezze degli autotrasportatori
Settore vitale in un’economia globalizzata, il trasporto merci via terra è l’occupazione di molti romeni. Secondo le statistiche presentate dalle autorità di Bucarest, 150.000 romeni lavorano come camionisti in Europa. Il loro lavoro, affatto facile, comporta anche molti rischi. Lo scorso mese, un autista romeno che guidava un camion è stato ucciso in un parcheggio in Francia dai ladri che cercavano di rubare merci dal suo camion. Il 6 giugno, un altro camionista romeno è stato vittima di un attacco con armi bianche sempre in un parcheggio, ma è riuscito a salvarsi e a salvare anche un collega, che guidava un camion immatricolato in Bielorussia.
Bogdan Matei, 18.06.2021, 12:26
I diritti dei romeni che appartengono a questa categoria professionale devono essere osservati nelle condizioni imposte dalla legislazione nazionale — ha scritto, su Facebook, la ministra del Lavoro nel Governo di Bucarest, Raluca Turcan, dopo aver incontrato, a Bruxelles, il commissario europeo per i trasporti, la romena Adina Vălean. Stando alla ministra, le compagnie di trasporto devono garantire condizioni di retribuzione trasparente, corretta e conforme agli stipendi offerti sul mercato europeo, nel contesto in cui si sa che, spesso, ci sono differenze per quanto riguarda le condizioni di lavoro e di retribuzione nel caso dei dipendenti dell’Europa orientale. Non c’è tolleranza per il lavoro in nero, né per la discriminazione”, ha aggiunto la ministra.
Dal canto suo, il commissario Vălean ha affermato che le autorità europee fanno sforzi per creare quanto prima parcheggi sicuri per i camionisti, nel contesto in cui, al momento, mancano, a livello comunitario, circa 100.000 posti di parcheggio notturno. Mentre a Bruxelles i politici romeni promettono misure a beneficio dei trasportatori, a Bucarest sono riusciti solo a farli irritare e a determinarli ad avviare azioni di protesta. Ciò in seguito ai controlli dell’Agenzia Romena delle Entrate (ANAF), secondo cui la diaria dei camionisti delle compagnie romene che operano oltre confine rappresenterebbe un reddito salariale, essendo quindi soggetta a tassazione.
Le compagnie di trasporto merci sono scontente anche a causa dell’intenzione del ministero dei Trasporti di modificare la modalità di calcolo della tassa sul traffico, la vignetta, che si dovrebbe pagare a seconda del numero di chilometri percorsi e del livello d’inquinamento, anziché per un determinato periodo, come adesso. Tale modifica è prevista nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che le autorità romene stanno negoziando con la Commissione Europea, per poter accedere ai quasi 30 miliardi di euro spettanti alla Romania. Il presidente della Federazione dei Trasportatori Romeni, Augustin Hagiu, lamenta il prevedibile aumento dieci volte delle tasse su ciò che, con la sua consueta veemenza, definisce “queste strade miserabili su cui circoliamo”.