Tragedia nell’alpinismo romeno
Zsolt Török, uno dei più noti alpinisti romeni, è stato trovato morto, lo scorso finesettimana, dai soccorritori alpini. Dopo aver conquistato le più alte e pericolose montagne del mondo, dalla Cordigliera delle Ande e le Alpi allHimalaya, giungendo ad oltre 7.000 metri di altitudine, Zsolt Török ha trovato la sua fine a casa, nelle montagne della Romania, sulla cima Negoiu, la seconda per altezza dei Carpazi romeni, ma che non supera i 2.535 de metri.
Mihai Pelin, 19.08.2019, 14:21
Zsolt Török, uno dei più noti alpinisti romeni, è stato trovato morto, lo scorso finesettimana, dai soccorritori alpini. Dopo aver conquistato le più alte e pericolose montagne del mondo, dalla Cordigliera delle Ande e le Alpi allHimalaya, giungendo ad oltre 7.000 metri di altitudine, Zsolt Török ha trovato la sua fine a casa, nelle montagne della Romania, sulla cima Negoiu, la seconda per altezza dei Carpazi romeni, ma che non supera i 2.535 de metri.
Zsolt Török era partito da qualche giorno, da solo, a fare scalate nei Monti Făgăraş. Sabato, la moglie aveva annunciate la sua scomparsa, dopo che un altro gruppo di alpinisti ha trovato le sue cose in un rifugio alpino. Le ricerche sono cominciate subito e hanno coinvolto soccoritori alpini e gendarmi delle province di Sibiu e Argeş, ma anche un elicottero del Ministero dellInterno. Luomo è stato trovato morto qualche ora dopo. Secondo i soccoritori alpini, Zsolt Török avrebbe scivolato tra le rocce, dove ha trovato la sua fine. La zona in cui si trovava è molto instabile e poco frequentata dagli alpinisti. Inoltre, nei giorni precedenti aveva piovuto molto e le rocce erano umide.
Quelli che sono scesi nel burrone in cui è precipitato Zsolt Torok hanno affermato che non ha avuto alcuna chance di sopravvivenza. Non aveva nessun equipaggiamento addosso, solo il casco in testa, ha dichiarato uno dei soccoritori alpini. Chi lha conosciuto afferma però che non avrebbe rischiato di avventurarsi su percorsi difficili senza assicurarsi prima. Sulle montagne, però, il pericolo può verificarsi in qualsiasi momento.
Zsolt Török era detentore di record impressionanti, sia nellalpinismo romeno, che in quello mondiale. Era considerato uno dei migliori alpinisti tecnici in Romania e parlava sempre con passione ed entusiasmo del suo hobby. La sua ultima grande spedizione è avvenuta lanno scorso, nel Centenario della Romania, quando era riuscito a piantare la bandierina nazionale a 7.165 metri di altezza, sulla vetta Pumori dellHimalaya, scoprendo, in prima mondiale, un nuovo percorso verso questa cima. Zsolt Török parlava, in quelloccasione, del significato della sua vittoria.
“Ho trasmesso un breve messaggio di incoraggiamento affinchè nei momenti difficili pensino tutti a me. È una questione simbolica, che pensino come ho superato io e supero io gli ostacoli e come per 30 anni mi sono dedicato a questo mestiere di alpinista professionista.”
Le cime delle montagne e lalpinismo romeno sono più poveri e più tristi adesso, si legge in un messaggio di cordoglio trasmesso dai colleghi e amici di Zsolt Török del Soccorso Alpino Romeno. Anche il ministro dellInterno romeno, Mihai Fifor, ha lasciato un messaggio su internet alla memoria dellalipinista Zsolt Török, che il 29 settembre avrebbe compiuto 46 anni.