Tra droga e violenza nelle scuole
Il consumo di stupefacenti sta crescendo tra gli adolescenti in Romania, con enormi conseguenze nefaste sia per loro che per le proprie famiglie. Di recente, la Polizia antidroga ha smantellato un’ampia rete di consumatori e spacciatori. Comunicavano su Telegram e i membri erano in gran parte minori. In seguito ai blitz avvenuti ai primi della settimana a Bucarest e in altre località delle province di Ilfov, limitrofa alla Capitale, Mureş (centro), Brăila e Galaţi (sud-est) e Dâmboviţa (sud), sono state sequestrate notevoli quantità di droga, confiscate importanti somme di denaro e fermate 13 persone.
Leyla Cheamil, 12.04.2023, 11:37
Il consumo di stupefacenti sta crescendo tra gli adolescenti in Romania, con enormi conseguenze nefaste sia per loro che per le proprie famiglie. Di recente, la Polizia antidroga ha smantellato un’ampia rete di consumatori e spacciatori. Comunicavano su Telegram e i membri erano in gran parte minori. In seguito ai blitz avvenuti ai primi della settimana a Bucarest e in altre località delle province di Ilfov, limitrofa alla Capitale, Mureş (centro), Brăila e Galaţi (sud-est) e Dâmboviţa (sud), sono state sequestrate notevoli quantità di droga, confiscate importanti somme di denaro e fermate 13 persone.
E’ un caso atipico. E’ un caso che non fa altro che dimostrarci nuovamente la grave dimensione del fenomeno dello spaccio e del consumo di droga in Romania. C’erano 11.000 persone su un gruppo di comunicazione, su un’app. Il gruppo si chiamava in modo suggestivo Erba dolce e contava circa 30-40.000 messaggi ogni giorno. Si discuteva solo di droga, spaccio, consumo, cocktail, miscele. Molto grave è anche il fatto che di questo gruppo facevano parte 1.500-2.000 minori, non ancora assestati sotto il profilo della maturità e del discernimento, ha spiegato Cătălin Ţone, il capo del Servizio Antidroga della Brigata di Lotta alla Criminalità Organizzata di Bucarest, precisando che nella società romena servono iniziative come l’educazione e l’informazione dei giovani su questi argomenti. Inoltre, servono più cliniche per la cura della dipendenza, aggiunge l’esperto.
Un altro fenomeno pericoloso che si sta estendendo nelle scuole romene è la violenza, con impatto negativo su tutti quanti sono coinvolti nel processo educativo. Il Ministero dell’Istruzione valuta che entro un paio di settimane ultimerà una procedura di gestione dei casi di violenza nelle scuole, in modo che gli insegnanti e tutti i dipendenti del sistema sappiano come reagire in simili situazioni, in base a procedure legali. Il ministro Ligia Deca ha dichiarato che, insieme ai Ministeri della Giustizia e dell’Interno, sono individuate le modifiche necessarie alla legislazione, anche in merito alle multe e agli obblighi per i genitori.
Anche i rappresentanti dei sindacati dell’insegnamento auspicano cambiamenti in tal senso, annunciando che, la prossima settimana, inoltreranno al Parlamento un’iniziativa legislativa volta a scoraggiare gli atti di violenza nelle scuole. La decisione è stata presa in seguito a incidenti che hanno comportato l’aggressione fisica o l’umiliazione dei docenti. Una simile iniziativa era stata votata nel 2018 anche dalla Camera dei Deputati, ma non è passata al Senato.