TIFF 2018, alla fine
È calato il sipario sulla 17-esima edizione del Festival Internazionale del Film Transilvania (TIFF). Svoltosi a Cluj-Napoca, l’evento di quest’anno ha portato in primo piano il cinema sud-americano. Un film paraguayano ha vinto il Gran Premio. Il regista della pellicola “Las Herederas” (“The Heiresses”), Marcelo Martinessi, insignito dell’Orso d’Argento, l’inverno scorso, a Berlino, è stato applaudito dal pubblico sul palcoscenico del Teatro Nazionale, mentre il trofeo gli è stato consegnato dalla famosa cantante lirica Angela Gheorghiu. Marcelo Martinessi — si precisa in un comunicato del TIFF — ha impressionato per l’eccezionale rigore, per il ritmo accattivante della trama, ed ha vinto una gara cui hanno partecipato anche altri 11 film ottimi che hanno reso molto difficile la scelta della giuria.
Roxana Vasile, 04.06.2018, 13:34
È calato il sipario sulla 17-esima edizione del Festival Internazionale del Film Transilvania (TIFF). Svoltosi a Cluj-Napoca, l’evento di quest’anno ha portato in primo piano il cinema sud-americano. Un film paraguayano ha vinto il Gran Premio. Il regista della pellicola “Las Herederas” (“The Heiresses”), Marcelo Martinessi, insignito dell’Orso d’Argento, l’inverno scorso, a Berlino, è stato applaudito dal pubblico sul palcoscenico del Teatro Nazionale, mentre il trofeo gli è stato consegnato dalla famosa cantante lirica Angela Gheorghiu. Marcelo Martinessi — si precisa in un comunicato del TIFF — ha impressionato per l’eccezionale rigore, per il ritmo accattivante della trama, ed ha vinto una gara cui hanno partecipato anche altri 11 film ottimi che hanno reso molto difficile la scelta della giuria.
Il regista Dagur Kari, il cineasta Stephane Foenkinos (direttore di casting e regista), la sceneggiatrice Rebecca Lenkiewicz, l’attore Vlad Ivanov e la regista Agnes Kocsis hanno stabilito anche il vincitore del Premio alla migliore regia. L’islandese Hlynur Pálmason, che ha realizzato la pellicola “Vinterbrødre” (“Winter Brothers”), ha attirato l’attenzione con il suo film caratterizzato da una “forte passione, bellezza ed energia cinematografica”. Tre degli attori del film “Tierra Firme” (“Anchor And Hope”) dello spagnolo Carlos Marques Marcet, si sono fatti notare per “il modo eccezionale in cui si completano sullo schermo, con intelligenza e fascino, creando ruoli commoventi e pieni di umorismo“, cosicché il Premio alla migliore interpretazione è andato a Natalia Tena, Oona Chaplin e David Verdaguer. Il trofeo è stato consegnato dall’attore franco-americano Jean-Marc Barr, ospite speciale al TIFF.
Due film coraggiosi sono stati insigniti del Premio Speciale della Giuria – “The Home” di Asghar Yousefinejad e “Scythe Hitting Stone” di Anna Kruglova. Il Premio FIPRESCI, offerto dalla giuria della Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica ad un titolo della sezione “Essere o non essere politicamente corretto” è andato a “Life Guidance” un film di Ruth Mader (Austria). Anche il pubblico ha avuto il piacere di designare un proprio vincitore — si tratta del thriller minimalista danese “The Guilty”, del regista Gustav Moller.
Ospite d’onore all’edizione di quest’anno del Festival Internazionale del Film Transilvania, l’attrice francese Fanny Ardant è stata insignita del Premio per l’intera carriera. Il suo discorso di ringraziamento al pubblico ha destato una grande emozione. Per i 50 anni dedicati al teatro e al film, l’affascinante ex attrice ungherese di Romania Anna Széles è stata anche lei premiata al Galà TIFF. Non in ultimo, il Premio della Giuria dei Giovani Francofoni, offerto da TV5 Monde, l’Istituto Francese e RFI Romania, è andato alla pellicola “La preghiera” (“La Prière”), con la regia di Cédric Kahn, per il “discorso visivo armonioso, la colonna sonora e i personaggi che assorbono lo spettatore nella trama del film”.