Sviluppo: inaugurazione del Ponte Vidin – Calafat
60 anni dopo l’inaugurazione del primo ponte sul Danubio che collega la Romania alla confinante Bulgaria, un secondo è aperto dal 14 giugno. Anche se l’idea di un ponte che collegasse la città romena di Calafat a quella bulgara di Vidin risale al 1925, appena nel 2000 Bucarest e Sofia hanno firmato un accordo sulla sua costruzione. I lavori, eseguiti da una compagnia spagnola, sono stati avviati sette anni dopo. L’investimento supera i 220 milioni di euro, provenienti dall’Unione europea, dalla Banca Europea per gli Investimenti, dall’Agenzia Francese per lo Sviluppo e dall’Istituto Tedesco di Credito per Ricostruzione e Sviluppo.
Leyla Cheamil, 14.06.2013, 12:21
60 anni dopo l’inaugurazione del primo ponte sul Danubio che collega la Romania alla confinante Bulgaria, un secondo è aperto dal 14 giugno. Anche se l’idea di un ponte che collegasse la città romena di Calafat a quella bulgara di Vidin risale al 1925, appena nel 2000 Bucarest e Sofia hanno firmato un accordo sulla sua costruzione. I lavori, eseguiti da una compagnia spagnola, sono stati avviati sette anni dopo. L’investimento supera i 220 milioni di euro, provenienti dall’Unione europea, dalla Banca Europea per gli Investimenti, dall’Agenzia Francese per lo Sviluppo e dall’Istituto Tedesco di Credito per Ricostruzione e Sviluppo.
Costruito su un tratto del Danubio largo circa 1.300 metri, il ponte, lungo quasi 2 km, ha quattro corsie, una ferrovia, due marciapiedi e piste ciclabili. Così, l’attraversamento del Danubio diventa più veloce e meno costoso di quello in ferryboat. Inoltre, la sua importanza nella regione è notevole, in quanto connette il sud-ovest della Romania al nord-ovest della Bulgaria. Il ponte rientra anche nel corridoio paneuropeo di trasporto, che collega la città tedesca di Dresden alla metropoli turca di Istanbul, il che consente la rapida interconnessione ai grandi corridoi europei di trasporto.
Lo sfruttamento e le tasse saranno gestite da una società mista romeno-bulgara. Saranno esenti dal pagamento delle tasse i pedoni e i ciclisti, nonchè le ambulanze e i veicoli della polizia e dei vigili del fuoco. Questa settimana, i governi di Romania e Bulgaria hanno approvato le tasse, comprese tra i 6 e i 37 euro. Dati l’importanza e i vantaggi dei ponte sul Danubio, Bucarest e Sofia contemplano la costruzione di un terzo, tra le città di Calarasi e Silistra, concordata dal presidente romeno Traian Basescu e dall’omologo bulgaro Rosen Plevneliev, all’incontro dei capi di stato dell’Europa centrale svoltosi a Bratislava.
I due Paesi cercheranno delle opzioni per finanziare il progetto da fondi strutturali, attraverso il programma di cooperazione transfrontaliera e la Strategia per la Regione del Danubio. D’altronde, il secondo Forum annuo dedicato alla Strategia per il Danubio si terrà il 28 e il 29 ottobre a Bucarest. (trad. Iuliana Anghel)