Sviluppo: commissario UE Corina Cretu, strategia lungo termine in campagna
Il commissario UE per la Politica regionale, Corina Cretu, ha scelto di abbozzare a casa, a Bucarest, il bilancio dei primi cento giorni di mandato. Ex eurodeputata socialdemocratica e, dallo scorso autunno, responsabile di un portafoglio-chiave, Corina Cretu ha annunciato che finora al livello dell’UE sono stati adottati 188 programmi operativi, di cui 175 sotto il suo coordinamento.
Bogdan Matei, 17.02.2015, 12:32
Il commissario UE per la Politica regionale, Corina Cretu, ha scelto di abbozzare a casa, a Bucarest, il bilancio dei primi cento giorni di mandato. Ex eurodeputata socialdemocratica e, dallo scorso autunno, responsabile di un portafoglio-chiave, Corina Cretu ha annunciato che finora al livello dell’UE sono stati adottati 188 programmi operativi, di cui 175 sotto il suo coordinamento.
Il grado di assorbimento dei fondi comunitari è aumentato al livello dell’UE, però i nuovi stati membri, la Romania compresa, hanno ancora delle difficoltà da questo punto di vista. D’altronde, il principale problema della Romania, come si vede da Bruxelles, resta la scarsa capacità amministrativa in materia di accesso ai fondi europei, ha ammonito Corina Cretu i connazionali, aggiungendo che la Commissione nota che la Romania ha certe debolezze nell’elaborare una mappa sociale, ma anche nel settore degli acquisti pubblici o nella strategia di inclusione della popolazione rom.
Inoltre, la Commissione considera importante che la Romania abbia una strategia a lungo termine per gli ambienti rurali, per cui concede un’attenzione particolare al coordinamento tra lo sviluppo urbano e quello rurale. Invitata all’apertura dell’Assemblea Generale delle Associazione dei Comuni di Romania, Corina Cretu ha sollecitato alle autorità locali di individuare dei prodotti che possano essere considerati l’emblema di una regione e promuovere dei progetti a beneficio della gente.
“Abbiamo fondi europei, diversificazione economica e nuovi posti di lavoro, educazione sia per adulti che per bambini, sanità, tempo libero. Nel successivo esercizio 2014-2020 possiamo finanziare tutto questo, a patto che prepariate dei progetti concreti in grado di rispondere alle necessità dei comuni, progetti che si ritrovino anche nelle strategie che la Romania deve avere”, ha detto il commissario UE.
Caso-scuola per quello che si può fare con fondi europei correttamente gestiti sono gli oltre 250 milioni di euro, disponibili grazie a un programma di investimenti transfrontalieri Romania – Bulgaria, firmato venerdì dal commissario UE per la politica regionale. Il commissario ha dichiarato alla corrispondente di Radio Romania a Bruxelles che il programma migliorerà le condizioni di vita, studio e lavoro nelle regioni di frontiera tra i due Paesi, rendendoli più attraenti sia per i turisti che per gli imprenditori.
Inoltre, la zona offre opportunità considerevoli grazie alla prossimità con il Danubio e con il Mar Nero. La buona collaborazione tra i due Paesi sud-est europei, entrati a far parte dell’UE otto anni fa, e l’impegno di risolvere i problemi sono essenziali, ha detto ancora il membro romeno della Commissione europea.