Sviluppi del commercio romeno
Corina Cristea, 19.12.2016, 16:52
La Romania ha registrato anche nei primi tre trimestri del 2016 deficit nel commercio con prodotti agroalimentari, vale a dire a importato più di quanto ha esportato. Lo affermano i dati centralizzati del Minnistero dell Agricoltura di Bucarest. Le esportazioni sono aumentate con quasi il 3%, rispetto ai primi 9 mesi dellanno scorso, mentre le importazioni hanno registrato un impennata superiore al 9%. LUE resta il principale partner nel commercio agroalimentare della Romania, Bucarest importando inanzitutto dagli altri paesi comunitari carne di maiale fresca e congelata, prodotti di pasticceria, panificio e biscotti, grano, zucchero e caffe. Per quello che riguarda le esportazioni, la Romania continua ad ottenere i maggiori introiti dalla vendita di cereali nello spazio intra ed extra comunitario, al primo posto piazzandosi il grano per un valore di circa 862 milioni di euro ed una quantità di 5,2 tonnelate. I sigari e le sigarette occupano il secondo posto, seguite dai semi di colza,mais, semi di girasole ed orzo.
In altre parole, secondo un analisi Keys Fin, il commercio on line romeno supera record dopo record, nel 2016 dovendo superare il limite dei 6 miliardi di lei (1,4 miliardi di euro), gli affari in questo settore arrivando a un livello senza precedenti per la Romania. Secondo i dati finanziari analizzati, il fatturato del ecommercio on line è aumentato negli ultimi anni da 1,69 miliardi di eli (0,37 miliardi di euro) nel 2011 a 5,47 miliardi (1,21 miliardi euro) nel 2015.Laumento del giro daffari si è verificato sullo sfondo di uno sviluppo spettacolare dei servizi di commercio on line, assicurati in questo momento da oltre 5.300 aziende, con più di 2600 in più rispetto a 5 anni fa
Secondo la Keys Fin, nel contesto della crescita dellinteresse dei romeni per prodotti e serivizi venduti via internet, la profittabilità del settore e cresciuta da 47 milioni lei (10,4 milioni di euro) nel 2011 ad oltre 233 milioni (51,7 milioni di euro) nel 2015 mentre nel 2016 è prevista una somma superiore ai 300 milioni di lei (66,7 milioni di euro). I risultati spettacolari della campagna black Fryday 2016 hanno dimostrato che lon line romeno è diventato un fenomeno nazionale, spiegano gli analisti della Keys Fionn, secondo i quali “Non tanto gli sconti, quanto il volume spettacolare delle vendite ha dimostrato che i romeni sono sempre più interessati alle vendite dei cosiddetti mall virtuali”.
I dati rilevano che si è arrivati a 500 transazioni al minuto, due volte di più rispetto al livello massimo dellanno scorso, e la più alta transazione è stata di143.000 lei (quasi 32 mila euro), in seguito ad unordinazione arrivata dallUngheria.