Svezia, nuovo membro della NATO
La NATO ha raggiunto 32 membri. La Romania accoglie con favore l'adesione della Svezia.
Bogdan Matei, 27.02.2024, 12:11
È diventato evidente, pronunciato da sempre più voci: due anni fa, quando ordinò alle sue truppe di invadere l’Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin sperava in meno NATO. Ha ottenuto di più. Due anni fa, l’Alleanza Nord Atlantica contava 30 membri. Oggi ne ha 32. È stata proprio la guerra in Ucraina a cambiare l’atteggiamento dell’opinione pubblica in Finlandia e Svezia, e la stampa internazionale scrive, ironicamente, che il merito appartiene esclusivamente a Putin. Poco dopo l’inizio dell’invasione, le petizioni che chiedevano l’ammissione dei due paesi scandinavi nell’Alleanza hanno raccolto decine di migliaia di firme, e i sondaggi demoscopici hanno anche dimostrato che i finlandesi e gli svedesi favorevoli all’adesione erano diventati una netta maggioranza.
La Finlandia, che confina con la Russia per 1.300 chilometri, fu occupata dall’impero zarista fino al 1917 e coinvolta, tra il 1939 e il 1944, nella guerra contro l’Unione Sovietica. La Finlandia del dopoguerra ha mantenuto una rigorosa neutralità e i suoi politici hanno evitato qualsiasi dichiarazione o azione che avesse potuto essere interpretata come antisovietica. Il paese è entrato nell’Unione Europea nel 1995, ma è rimasto lontano dall’Alleanza fino allo scorso anno, quando ne è diventato membro a pieno titolo. Con una tradizione di neutralità ancora più vecchia, la Svezia non ha necessariamente avuto problemi storici così gravi con i russi, ma piuttosto problemi recenti con i turchi e gli ungheresi.
Le procedure per l’ammissione del regno scandinavo alla NATO sono durate più a lungo, perché Ankara ha criticato la sua tolleranza nei confronti delle manifestazioni islamofobe e del terrorismo curdo, mentre Budapest era irritata dalle critiche degli svedesi allo stato di diritto ungherese. La Turchia ha progressivamente rinunciato alle sue obiezioni e, alla fine, la candidatura della Svezia è stata approvata ieri anche dal Parlamento di Budapest, con una schiacciante maggioranza di voti (188 su 199 totali), dopo quasi due anni di attesa.
Il contributo della Svezia alla sicurezza euro-atlantica è essenziale, ha subito reagito il presidente romeno, Klaus Iohannis, in un messaggio pubblicato su una rete sociale. “Con la Svezia nella NATO, rafforzeremo la posizione di difesa e deterrenza sul Fianco Orientale e continueremo a sostenere fortemente l’Ucraina. Insieme siamo più forti”, ha continuato il capo dello stato romeno.
Anche il presidente del Senato di Bucarest, Nicolae Ciucă, militare di professione, afferma che “l’ammissione della Finlandia e della Svezia nella NATO ci mostra che questa alleanza militare difensiva, la più forte della storia, è la garanzia di sicurezza attraverso la quale le democrazie di tipo occidentale possono tutelare il loro stile di vita, il loro benessere e le prospettive di un futuro sviluppato”. Attualmente, dei 32 membri della NATO, 23 fanno parte anche dell’Unione Europea. I paesi dell’Unione che non hanno aderito all’Alleanza sono l’Austria e le isole di Cipro, Irlanda e Malta.