Summit della Comunità Politica Europea in Repubblica di Moldova
La Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona) ha ospitato il 1 giugno, al Castello Mimi, nel paese di Bulboaca, il secondo Vertice della Comunità Politica Europea, una nuova piattaforma di coordinamento politico, volta a promuovere il dialogo e la cooperazione in questioni di comune interesse e a consolidare la sicurezza, la stabilità e la prosperità del continente europeo. I quasi 50 leader presenti hanno discusso temi riguardanti la sicurezza e la pace, lo sviluppo dell’infrastruttura economica e sociale nello spazio europeo e la resilienza di fronte alle minacce generate dalla guerra in Ucraina. Inoltre, i responsabili europei hanno ribadito il sostegno alla Repubblica di Moldova per raggiungere gli impegni assunti in veste di stato candidato all’adesione all’Unione Europea.
Corina Cristea, 02.06.2023, 10:58
La Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona) ha ospitato il 1 giugno, al Castello Mimi, nel paese di Bulboaca, il secondo Vertice della Comunità Politica Europea, una nuova piattaforma di coordinamento politico, volta a promuovere il dialogo e la cooperazione in questioni di comune interesse e a consolidare la sicurezza, la stabilità e la prosperità del continente europeo. I quasi 50 leader presenti hanno discusso temi riguardanti la sicurezza e la pace, lo sviluppo dell’infrastruttura economica e sociale nello spazio europeo e la resilienza di fronte alle minacce generate dalla guerra in Ucraina. Inoltre, i responsabili europei hanno ribadito il sostegno alla Repubblica di Moldova per raggiungere gli impegni assunti in veste di stato candidato all’adesione all’Unione Europea.
Il vertice riflette la forte determinazione dei leader europei di riportare la pace in Europa, ha sottolineato la presidente Maia Sandu, anfitrione dell’incontro. La presidente della Moldova ha spiegato che la riunione si è conclusa con più risultati concreti per il suo paese, tra cui la decisione riguardante la diminuzione delle tariffe di roaming, il lancio della missione UE di partenariato con la Repubblica di Moldova, un nuovo pacchetto di aiuto dal valore di circa 1,6 miliardi di euro e un finanziamento non rimborsabile di 50 milioni di euro offerto dalla Norvegia. Maia Sandu ha sottolineato anche il fatto che l’organizzazione del vertice a soli 20 km dall’Ucraina è un’espressione chiara della solidarietà con questo paese e con il popolo ucraino, che lotta per libertà, valori europei e per il futuro del continente.
Dal canto suo, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato di aver ricevuto un forte segnale di appoggio da parte degli alleati per quanto riguarda le forniture di aerei da combattimento. Zelensky ha aggiunto che l’Ucraina desidera ulteriori garanzie di sicurezza, se l’adesione alla NATO non è al momento possibile. Presente al vertice, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha espresso il plauso per le riforme avviate dalla Repubblica di Moldova in vista dell’ingresso nell’UE e ha promesso un aumento notevole della delegazione comunitaria a Chişinău, per aiutare all’implementazione delle riforme, mentre l’Alto Rappresentante dell’UE per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha valutato che la vertenza sulla Transnistria non fosse un ostacolo contro l’adesione della Repubblica di Moldova all’Unione.
Nel suo intervento, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha sottolineato che la Repubblica di Moldova non è da sola, e che il supporto degli stati democratici continuerà sia per Chişinău che per Kiev. L’aggressione militare contro l’Ucraina rappresenta il periodo più dirompente dopo la Guerra Fredda. Ci tocca la responsabilità, come Comunità degli stati democratici europei, di rispondere a questo momento storico e sostenere coloro di noi che sono i più vulnerabili, ha valutato il presidente Iohannis.