Strategia dell’UE per difesa e sicurezza
I leader europei hanno ribadito il loro impegno a sostenere la difesa dell'Ucraina e hanno approvato la strategia della Commissione per rafforzare la sicurezza dell'UE.

Corina Cristea, 21.03.2025, 12:22
Riuniti a Bruxelles, i leader comunitari hanno approvato la strategia della Commissione Europea per il rafforzamento della sicurezza dell’Unione, che prevede investimenti per la difesa pari a 800 miliardi di euro. Di questa cifra, 150 miliardi rappresenteranno un fondo per progetti di difesa comuni, che potranno essere utilizzati solo per l’acquisto di armi dai paesi comunitari o dell’Associazione Europea di Libero Scambio, nonché dall’Ucraina. Non è possibile acquistare armamenti da paesi che non hanno stipulato partenariati di sicurezza con l’Unione, tra cui si annoverano anche gli Stati Uniti. Il Libro Bianco sulla difesa europea, come viene chiamata la strategia della Commissione, consentirà agli stati membri di aumentare i propri bilanci nazionali per la difesa fino all’1,5% del PIL, senza far scattare la clausola del deficit di bilancio eccessivo.
“Gli stati membri possono, attraverso il primo pilastro, acquistare equipaggiamenti di qualsiasi provenienza, e qui stiamo parlando di 650 miliardi di euro. Tuttavia, attraverso il secondo pilastro – i 150 miliardi, abbiamo imposto che le acquisizioni o gli investimenti siano europei al 65%, perché vogliamo sviluppare la nostra industria. Le aziende coinvolte non devono necessariamente essere di proprietà europea, ma possono essere succursali stabilite qui, che operano e producono nell’UE, perché stiamo parlando di soldi europei e vogliamo che rafforzino l’industria della difesa, i posti di lavoro e forniscano sviluppo economico in Europa”, ha dichiarato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
La strategia di sicurezza consente inoltre agli europei di aumentare il sostegno all’Ucraina, oltre gli impegni presi per il 2025. Peraltro, durante il vertice, gli stati membri, fatta eccezione per l’Ungheria, hanno ribadito il loro sostegno a Kiev. La Romania parteciperà ai consorzi europei per la produzione e l’acquisizione di armi, ha annunciato il presidente ad interim Ilie Bolojan, alla riunione dei leader europei a Bruxelles.
Bolojan ha spiegato che la possibilità per gli stati membri di effettuare acquisizioni congiunte rappresenta un’opportunità per l’industria della difesa nazionale. “Nel successivo periodo, sia il Ministero della Difesa che il Ministero dell’Economia, le aziende private che operano nel campo della difesa, ma anche altre aziende che sono fornitrici all’industria automobilistica di componenti che possono essere trasferite all’industria della difesa, dovranno lavorare in modo tale da entrare in alcuni conglomerati della difesa europei sul lato della produzione, per poter effettuare acquisizioni congiunte”, ha detto Ilie Bolojan.
Allo stesso tempo, l’Alleanza Nord Atlantica rimane il fondamento della difesa collettiva, ha sottolineato il presidente ad interim Ilie Bolojan, specificando che tutti gli accordi militari che la Romania ha stipulato con gli Stati Uniti saranno rispettati, con budget già stanziati a tale scopo.