Statistiche sull’economia romena
La Romania si annovera tra i Paesi Ue con il più basso debito pubblico e un deficit di bilancio abbastanza basso nel 2014, mentre nell’intera Unione e, soprattutto nell’Eurolandia, questi sono in crescita. Lo rilevano i dati preliminari resi pubblici martedi’ dall’Eurostat. Sebbene negli ultimi 4 anni, il debito pubblico della Romania sia cresciuto di circa 16 miliardi di euro, esso resta ridotto rispetto a quello degli altri stati Ue. I dati Eurostat rilevano che, nel 2014, il debito pubblico della Romania si è attestato sotto il 40% del Pil, il quarto più basso valore a livello dell’Unione, dopo quelli dellEstonia, Lussemburgo e Bulgaria. Al polo opposto, la Grecia, con un debito pari al 175% del Pil, Italia e Portogallo, i cui debiti superano il 130% del Pil. Per quanto riguarda il deficit di bilancio della Romania, negli ultimi 4 anni, questo è calato significativamente dal 5,5% del Pil nel 2011, all’1,5% nel 2014. Lo scorso anno, il più basso deficit di bilancio come percentuale del Pil si registrava in Lituania, Lettonia e Romania, mentre la Danimarca, la Germania, l’Estonia e il Lussemburgo hanno registrato eccedenze di bilancio.
România Internațional, 22.04.2015, 16:04
12 stati membri Ue hanno dichiarato, l’anno scorso, un deficit di bilancio maggiore del 3% del Pil, il tetto ufficiale previsto nel Trattato di Maastricht. Ai primi posti il Cipro, la Spagna, la Croazia e la Gran Bretagna. I dati dell’Eurostat rilevano inoltre che nel 2014 le entrate tributarie della Romania sono stati pari al circa 33% del Pil, mentre le spese si sono attestate poco sotto il 35% del Pil. Le cifre sono state rese pubbliche dallEurostat, poco prima delle raccomandazioni Paese del mese di maggio che farà l’Esecutivo comunitario nell’ambito del semestre eropeo. Esse si basano sulle prime cifre annunciate quest’anno dagli stati Ue per il periodo 2011-2014.
D’altra parte, l’economista-capo della Banca Centrale Romena, Valentin Lazea, ha dichiarato gli scorsi giorni che, per passare all’euro, il Pil della Romania pro capite in rapporto al potere d’acquisto dovrebbe superare il 63% della media Ue. Nel 2014, il Pil pro capite era in Romania pari al 55% della media Ue. Lazea ha spiegato che i Paesi più poveri dell’Ue accolti nell’Eurolandia sono Estonia, con un Pil pro capite in quel momento del 63,4% della media Ue, e Lettonia, con il 63,8%. Ed è poco probabile che l’Ue accolga uno stato candidato con un Pil pro capite inferiore a quello di questi stati, in quanto creerebbe problemi sia all’Unione, che al rispettivo Paese, ha aggiunto l’economista-capo della Banca Centrale. Nella sua opinione, per portare questo indicatore al 63%, l’economia romena dovrebbe registrare una crescita, per 7 anni, di due punti percentuali maggiore di quella dell’Ue.
(traduzione di Adina Vasile)