Sport: meno atleti romeni ai Giochi Olimpici
I romeni appassionati di calcio, numerosi e assai impegnati, deplorano il costante regresso registrato da questo sport negli ultimi due decenni. E lo fanno evocando soprattutto gli anni 90, quando la nazionale romena ha partecipato a tutti i tornei mondiali, mentre nel 1994 arrivava ai quarti negli USA. È lunico successo notevole del calcio romeno a livello di prima rappresentativa. Per non parlare degli amanti della pallamano, e non solo, dopo che la nazionale maschile, quattro volte campione mondiale, è stata sconfitta in casa dalla squadra del Kosovo, nei preliminari degli Europei in programma lanno prossimo. I giocatori romeni di pallamano hanno ancora chance di qualificarsi solo in teoria, però fatto sta che nella doppia partita contro la nazionale ex-jugoslava hanno ottenuto solo un pareggio.
Ştefan Stoica, 22.03.2021, 12:41
I romeni appassionati di calcio, numerosi e assai impegnati, deplorano il costante regresso registrato da questo sport negli ultimi due decenni. E lo fanno evocando soprattutto gli anni 90, quando la nazionale romena ha partecipato a tutti i tornei mondiali, mentre nel 1994 arrivava ai quarti negli USA. È lunico successo notevole del calcio romeno a livello di prima rappresentativa. Per non parlare degli amanti della pallamano, e non solo, dopo che la nazionale maschile, quattro volte campione mondiale, è stata sconfitta in casa dalla squadra del Kosovo, nei preliminari degli Europei in programma lanno prossimo. I giocatori romeni di pallamano hanno ancora chance di qualificarsi solo in teoria, però fatto sta che nella doppia partita contro la nazionale ex-jugoslava hanno ottenuto solo un pareggio.
Perdere con una differenza di cinque reti contro una squadra la cui federazione è stata fondata solo qualche anno fa è umiliante, dichiarava Radu Voina, campione mondiale nel 1974 e medagliato ai Giochi Olimpici del 1972, 1976 e 1980. Umiliante, non solo doloroso, come ha definito la sconfitta il sempre più contestato presidente della Federazione di pallamano, Alexandru Dedu. Un altro grande giocatore di pallamano della Romania, Vasile Stângă, due volte vincitore della medaglia di bronzo alle Olimpiadi nel 1980 e 1984, affermava anche lui, come una specie di premonizione, che se la Romania non riuscisse a qualificarsi con la squadra femminile ai Giochi Olimpici, allora lintera direzione della federazione andrebbe sostituita. Una settimana dopo la vergognosa partita della rappresentativa maschile, è arrivato anche il flop di quella femminile.
In un torneo a tre, cui hanno partecipato la prestigiosa squadra della Norvegia e quella del Paese ospitante – il Montenegro, le giocatrici romene sono arrivate al terzo posto, pur avendo sconfitto la rappresentativa del piccolo stato ex-jugoslavo. Si parla già di una generazione fallita, quella del terzino sinistro Cristina Neagu, 32 anni, più volte designata la migliore pallamanista del mondo. E questo perché la squadra condotta sul terreno dalla Neagu non ha vinto alcun trofeo nellultimo decennio. Mentre la pallamano femminile continui a sopravvivere, soprattutto a livello di club, ma anche a livello di rappresentativa nazionale, quella maschile è “in terapia intensiva. Lassenza delle pallamaniste rende molto meno numerosa la delegazione della Romania alle Olimpiadi di Tokyo. È diminuisce al contempo anche le chance di vincere medaglie.
Daltra parte, i quattro atleti romeni che hanno partecipato lo scorso finesettimana alle partite di lotte greco-romane del torneo preolimpico di Budapest, hanno perso nei primi due turni. Per qualificarsi ai Giochi Olimpici di Tokyo, gli atleti romeni sarebbero dovuti arrivare nella finale. Finora, la Romania ha ununica lottatrice qualificata ai Giochi Olimpici di Tokyo. Si tratta di Alina Vuc, alla categoria 50 chili, che ha vinto la medaglia dargento ai Mondiali svoltisi Kazakhistan nel 2019. I lottatori romeni avranno unaltra opportunità per qualificarsi alle Olimpiadi al torneo preolimpico di Sofia, in programma dal 6 al 9 maggio.