Sottoscrizione pubblica per una scultura di Brâncuşi
I romeni hanno l’occasione di dimostrare il proprio impegno! E questo, dopo anni in cui non hanno voluto, non hanno saputo o non hanno potuto tutelare e promuovere, al suo vero valore, l’eredità che ha lasciato il loro famoso compatriotta, lo scultore Constantin Brâncuşi. Lunedì, a Bucarest, è stata lanciata ufficialmente una sottoscrizione nazionale per l’acquisto dell’opera di Brâncuşi “La saggezza della terra”. Lo ha reso pubblico il ministro della Cultura, Vlad Alexandrescu, precisando i dati dei conti aperti presso le banche-partner e le modalità tramite cui i cittadini del Paese o della diaspora, persone fisiche o giuridiche, potranno depositare il denaro affinché la scultura possa essere comprata, pagando la somma richiesta dagli attuali proprietari.
Roxana Vasile, 12.04.2016, 17:02
Abbiamo aperto conti in euro, dollari e naturalmente anche in lei alla Tesoreria dello Stato e presso altre sei banche commerciali che hanno accettato di collaborare senza chiedere commissioni. Le banche sono: la Banca Commerciale Romena (BCR), la Banca Romena per lo Sviluppo (BRD – Société Générale), UniCredit Bank, la Banca Transilvania, CEC Bank e Raiffeisen Bank. I conti sono già annunciati sul sito del Ministero della Cultura, nella pagina dedicata – cuminteniapamantului.ro, dove sarà avviata fra breve anche una campagna di comunicazione. – ha dichiarato il ministro della cultura Vlad Alexandrescu.
La sottoscrizione nazionale è stata aperta proprio dal ministro Vlad Alexandrescu, il quale ha depositato i primi 100 euro, gesto che vuole essere un esempio per i romeni.
E’ uno sforzo nazionale, una campagna per fare qualcosa insieme, si tratta di raggruppare tutti i cittadini per bene che vogliono contribuire a questa meta unica, cioè aiutare lo Stato a mantenere nel circuito pubblico un’opera straordinaria di Brâncuşi. E’ la prima volta che si fa qualcosa del genere, si avvia una campagna nazionale di sottoscrizione pubblica per uno scopo che riguarda l’identità nazionale e il mantenimento del patrimonio culturale di questo Paese nel circuito pubblico. – ha dichiarato il ministro Vlad Alexandrescu.
Proprio perché questa pratica è una prima nazionale, ha generato controversie, molte persone accusando lo Stato di essere impotente. Sugli 11 milioni — che è il prezzo de “La Saggezza della terra” — somma alla quale si è arrivati dopo lunghi negoziati con i proprietari — dal budget dello stato sarà stanziato meno della metà, cioè 5 milioni. I 6 milioni restanti, dovrebbero essere raccolti entro il 30 settembre, dalle donazioni fatte dai romeni, di modo che la scultura realizzata nel 1907, nel più apprezzato periodo di creazione di Constantin Brâncuşi, resti in Romania. Alla fine, alta o bassa che sia, non è la somma quella che conta: il valore di Constantin Brâncuşi è stato già da tempo stabilito sul mercato internazionale. Adesso si tratta della partecipazione dei romeni al riconoscimento del loro grande compatriotta, che l’ex regime comunista considerava, qualche decennio fa, formalista e decadente. (traduzione di Gabriela Petre)