Sostegno della Romania alla confinante Moldova
Con la guerra ai confini prima dell’inverno e nel contesto in cui Chişinău conta sempre di più sull’importazione di energia elettrica dalla Romania, Maia Sandu, la presidente della Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona), è venuta ieri a Bucarest per sollecitare il supporto delle autorità romene. Bucarest ha assicurato che continuerà ad appoggiare lo stato confinante nel contesto della crisi di energia e gas naturale, nonchè ad aiutare Chişinău nella gestione dei profughi ucraini, visto che la Repubblica di Moldova è lo stato sul quale la migrazione della popolazione dall’Ucraina grava di più.
Daniela Budu, 02.11.2022, 11:10
Con la guerra ai confini prima dell’inverno e nel contesto in cui Chişinău conta sempre di più sull’importazione di energia elettrica dalla Romania, Maia Sandu, la presidente della Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona), è venuta ieri a Bucarest per sollecitare il supporto delle autorità romene. Bucarest ha assicurato che continuerà ad appoggiare lo stato confinante nel contesto della crisi di energia e gas naturale, nonchè ad aiutare Chişinău nella gestione dei profughi ucraini, visto che la Repubblica di Moldova è lo stato sul quale la migrazione della popolazione dall’Ucraina grava di più.
Durante le consultazioni politiche con il presidente Klaus Iohannis, Maia Sandu ha espresso la gratitudine per le misure adottate dalla Romania per facilitare le forniture di elettricità, gas naturale, nafta e legna da fuoco ai cittadini moldavi. I due presidenti hanno inoltre valutato lo stadio dei progetti bilaterali di interconnessione dell’infrastruttura energetica. Il capo dello stato romeno ha espresso il sostegno alle azioni delle autorità di Chişinău di riformare il sistema energetico della Repubblica di Moldova, conformemente agli impegni assunti con l’Unione Europea. Klaus Iohannis ha ribadito che Bucarest continuerà ad appoggiare lo stato confinante nel suo percorso di integrazione comunitaria.
La situazione della sicurezza regionale e dell’energia sono stati anche i temi centrali nei colloqui svolti dalla presidente Maia Sandu con il premier Nicolae Ciucă. Maia Sandu ha espresso anche questa volta la gratitudine alla Romania per aver reagito e compensato urgentemente il deficit di corrente elettrica. La Romania ha iniziato a fornire alla Moldova energia elettrica e gas naturale in regime d’urgenza, dopo che l’Ucraina ha cessato le esportazioni di energia verso Chişinău, a causa dei danni arrecati agli impianti dai bombardamenti dell’esercito russo.
La situazione difficile nelle forniture di energia è stata presentata da Maia Sandu anche nel corso di una conferenza internazionale dedicata all’uguaglianza di genere nella politica svoltasi a Bucarest. So quanto è difficile offrire aiuto allorquando anche in casa tua è difficile, ma oggi viviamo tempi veramente drammatici e decisivi, e abbiamo bisogno gli uni degli altri. A causa della guerra, stiamo attraversando una crisi energetica notevole e rischiamo di rimanere senza gas ed elettricità quest’inverno. Per i consumatori moldavi, il prezzo del gas è sestuplicato nell’ultimo anno ed è per due volte più elevato rispetto alla Romania. Altrettanto grave è la situazione dell’elettricità. In seguito ai bombardamenti della Federazione russa contro le reti ucraine, la Gazprom ha dimezzato il volume di gas fornito alla Moldova, e l’erogazione di elettricità dalla riva sinistra del Dniester per il mese prossimo è diventata incerta. Assicurare l’energia elettrica al paese è una sfida quotidiana, ha detto la presidente Maia Sandu.
La Romania non è l’unico stato che si impegna ad aiutare Chişinău. Dopo una riunione del Consiglio Nordico svoltasi ieri a Helsinki, la Norvegia, il maggiore fornitore di gas naturale in Europa, come anche la Finlandia, la Svezia e l’Islanda, hanno promesso di aiutare l’Ucraina e la Repubblica di Moldova per assicurarsi l’approvvigionamento con gas quest’inverno.