Sostegno agli agricoltori romeni
Il Governo romeno ha approvato un pacchetto di sostegno al settore agricolo.
Daniela Budu, 09.02.2024, 11:24
Dopo ampie proteste dei farmers e degli agricoltori romeni nella Capitale e in diverse città del paese, il Governo di Bucarest ha approvato un pacchetto di sostegno al settore agricolo. In questo modo, saranno aiutati dallo Stato a pagare una parte degli interessi sui prestiti, ma anche le bollette dell’elettricità utilizzata per l’irrigazione. Per il programma Credito dell’agricoltore, il Governo stanzierà circa 165 milioni di euro per il rimborso parziale dell’interesse ROBOR (ndr – interesse variabile sui crediti in lei).
Per quanto riguarda l’aiuto per il pagamento delle bollette dell’elettricità utilizzata per l’irrigazione, il portavoce del Governo, Mihai Constantin, ha offerto maggiori dettagli. Con l’approvazione di questa decisione del Governo, è stato stabilita la modalità di rimborso delle spese in quote fino al 50% per il consumo di energia elettrica necessaria per il funzionamento degli impianti di irrigazione, e questi fondi sono a carico del bilancio statale. Questa soluzione di rimborso di una parte significativa delle spese di irrigazione fatte lo scorso anno dagli agricoltori ha ovviamente come obiettivo la ripresa economica dei produttori, a seguito dei danni causati dalla siccità, ha spiegato il portavoce del Governo.
La Romania beneficerà di 34 milioni di euro del Fondo di solidarietà dell’Unione europea, come sostegno per i danni subiti a causa della siccità nel 2022. I soldi sono già stati trasferiti lo scorso dicembre, e la Romania ha un anno e mezzo a disposizione per l’attuazione di questo aiuto. In questo contesto, la Commissione Europea riconosce che gli alti prezzi dell’energia, il costo della vita e l’inflazione, i cambiamenti dei flussi commerciali internazionali e la necessità di sostenere l’Ucraina hanno creato pressione sul settore agricolo europeo. Inoltre, il valore della produzione cerealicola europea è diminuito del 30% in un solo anno.
L’eurodeputata Carmen Avram fa una radiografia dell’agricoltura europea. La Commissione europea ha scaldato al massimo i motori e, ovunque si guardasse, sono in gioco gli agricoltori. Si cercano soldi, si cambiano le leggi, si danno aiuti statali, e sebbene i problemi siano diversi, dall’impatto dei cereali ucraini nei paesi dell’Est all’insoddisfazione per l’eliminazione dei sussidi al gasolio nell’Occidente, la causa sembra essere la stessa: le crisi sovrapposte che hanno scosso il settore agricolo e uno tsunami legislativo chiamato Green Deal. Dal 2019 a oggi, cioè sotto il mandato di questo collegio di commissari, sono state annunciate 600 iniziative legislative, spiega Carmen Avram. L’eurodeputata ammette, però che, i risultati di queste azioni tardano ad arrivare e spera che gli agricoltori romeni ottengano il diritto di avere sussidi pari a quelli dei farmers occidentali.