Sospensione temporanea dall’export per farmaci romeni
La Romania ha ottenuto dalla Commissione Europea la sospensione temporanea della distribuzione fuori confine di certi antibiotici e antipiretici somministrati per via orale, alla luce del contesto epidemiologico acuto e della mancanza di certi farmaci sul mercato. I rappresentanti del Ministero della Salute hanno spiegato che la misura sarà applicata per tre mesi ed è volta a garantire la continuità della disponibilità di questi prodotti per i pazienti romeni. Tra questi farmaci si annoverano l’ibuprofene e il paracetamolo ad uso pediatrico oppure l’amoxicillina. Le autorità sanitarie affermano che la misura non lede le esportazioni dei farmaci fabbricati dai produttori romeni, ma interessa esclusivamente la cessazione della distribuzione intracomunitaria dei farmaci già stanziati al mercato in Romania.
Daniela Budu, 20.01.2023, 10:53
Il ministro Alexandru Rafila precisa che la decisione è stata presa per evitare una crisi in Romania, in quanto in alcuni stati europei questi prodotti mancano. Non ci sono dei problemi e noi vogliamo assicurarci che anche nel successivo periodo avremo sufficienti farmaci. Certo, non si tratta necessariamente di certi marchi con i quali ci siamo abituati, ma ciò non significa che non ci sia un simile medicinale, con la stessa precisa composizione e con lo stesso preciso effetto terapeutico. E noi abbiamo la responsabilità di fare tutto quello che dipende dal Ministero della Salute affinchè la popolazione abbia accesso ai farmaci. Non dobbiamo necessariamente prendere sciroppo con aroma di fragole, ma, se esiste uno sciroppo a uso pediatrico o supposte a uso pediatrico che contengono ibuprofene o paracetamolo, sono altrettanto buoni, ha dichiarato il ministro Alexandru Rafila.
Nelle ultime settimane, i medici e i pazienti dell’intero paese hanno reclamato ripetutamente la mancanza di certi farmaci sul mercato. In questo momento, la Romania è arrivata al picco delle infezioni respiratorie della stagione, e i medici di base e le strutture di pronto soccorso si confrontano con un’ondata di contagi. Si tratta di virus respiratori, influenze, polmoniti o, in alcuni casi, coinfezioni da più virus, compreso il Sars-CoV-2. Numerosi casi anche tra i bambini, con la crescita notevole dei casi di infezioni respiratorie nella prima settimana dal rientro in aula dopo le vacanze invernali. Intanto, i medici ricordano che vanno rispettate le misure di prevenzione note dal periodo pandemico: indossare mascherine protettive, evitare gli assembramenti, aerare gli spazi nelle collettività e isolarsi a casa sin dai primi sintomi di malattia. La vaccinazione antinfluenzale continua ad essere raccomandata dagli specialisti. Stando ai medici, la stagione influenzale potrebbe prolungarsi fino in primavera, e il numero delle infezioni comincerà a scendere a partire dal mese prossimo, secondo le prognosi dell’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità.