Sondaggio sulle pensioni private
Quasi un milione di romeni ha 10.000 lei (circa 2145 euro) nei conti afferenti alle pensioni private obbligatorie, ma non ne sa niente. Lo rileva un recente sondaggio effettuato dall’Associazione per le Pensioni a Gestione Privata di Romania. Secondo lo studio, a 11 anni da quanto è stato introdotto questo sistema, i romeni si fidano ancora del II Pilastro, conoscono i loro diritti e sono consapevoli che tutti i loro contributi contano per lo sviluppo dell’economia. L’86% delle persone intervistate, con età comprese tra i 20 e i 55 anni, dell’ambiente urbano, ha sentito parlare del II Pilastro delle pensioni private obbligatorie e, tra questi, solo il 60% afferma di contribuirvi pure. Lo studio rileva, inoltre, che sebbene due terzi delle persone intervistate pensino che se non saranno prese misure, lo stato potrebbe avere difficoltà a pagare le pensioni alle generazioni future, più della metà afferma che una volta in pensione si basa, in primo luogo, sulla quello che paga lo stato.
Mihai Pelin, 17.10.2018, 13:29
Quasi un milione di romeni ha 10.000 lei (circa 2145 euro) nei conti afferenti alle pensioni private obbligatorie, ma non ne sa niente. Lo rileva un recente sondaggio effettuato dall’Associazione per le Pensioni a Gestione Privata di Romania. Secondo lo studio, a 11 anni da quanto è stato introdotto questo sistema, i romeni si fidano ancora del II Pilastro, conoscono i loro diritti e sono consapevoli che tutti i loro contributi contano per lo sviluppo dell’economia. L’86% delle persone intervistate, con età comprese tra i 20 e i 55 anni, dell’ambiente urbano, ha sentito parlare del II Pilastro delle pensioni private obbligatorie e, tra questi, solo il 60% afferma di contribuirvi pure. Lo studio rileva, inoltre, che sebbene due terzi delle persone intervistate pensino che se non saranno prese misure, lo stato potrebbe avere difficoltà a pagare le pensioni alle generazioni future, più della metà afferma che una volta in pensione si basa, in primo luogo, sulla quello che paga lo stato.
Il presidente dell’Associazione per le Pensioni a Gestione Privata di Romania, Radu Crăciun, ha riassunto i principali esiti dello studio relativo al II Pilastro delle pensioni: “Il 71% dei romeni sa che i soldi del II Pilastro sono i loro soldi. Il 67% sa che i soldi del II Pilastro sono garantiti per legge e infine, il 71% considera che il II Pilastro va mantenuto. Quasi un milione di romeni ha almeno 10.000 lei nel contro e non lo sa. O pensa di averne di meno, oppure non sa per niente quanti soldi ha nel II Pilastro.”
Oltre la metà dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato di fidarsi che i gestori dei fondi pensionistici privati investano ottimamente i loro contributi. In più, quasi tre quarti della popolazione attiva, considera necessario mantenere il II Pilastro (la pensione privata obbligatoria). Anche in queste condizioni, i romeni hanno il 17,8% di meno nei conti personali del II Pilastro di quanto avrebbero avuto se la legge fosse osservata, attira l’attenzione l’Associazione per le Pensioni a Gestione Privata di Romania. La diminuzione del valore si è verificata sullo sfondo del mancato aumento della quota di contributo a questo Pilastro che doveva essere del 6%, a cominciare dal 1° gennaio 2016. Alla fine dell’anno scorso, il Governo ha deciso di diminuire la percentuale del pagamento al II Pilastro delle pensioni, gestito da compagnie private, dal 5,1% al 3,75%. Lanciato nel 2008, il II Pilastro, aveva attivi netti pari a 9,9 miliardi di euro, a fine settembre e 7,18 milioni di partecipanti. Il III Pilastro delle pensioni private facoltative aveva attivi netti di 425 milioni di euro, e contava 465 mila partecipanti. Il 90% degli attivi cumulati dei due fondi pensionistici è investito nell’economia romena.