Solidarietà con le vittime della tragedia
Valentin Țigău, 03.11.2015, 14:21
Il presidente della Commissione
Europea, Jean Claude Juncker, ha trasmesso, tra i primi, condoglianze alle
famiglie delle vittime. Dal canto suo, la commissaria europea alle Politiche
Regionali, la romena Corina Cretu, si è detta profondamente addolorata e
scioccata dalla tragedia a Bucarest. La Cretu ha trasmesso ai suoi connazionali
di restare uniti in questo momento difficile. Le rappresentanze diplomatiche
degli Usa e della Federazione Russa hanno issato le bandiere a mezz’asta, e gli
ambasciatori degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e della Francia si sono
recati al Club Colectiv dove vengono deposti fiori e accese candele come
omaggio alle vittime dell’incendio. Tra le vittime dell’incendio si trovano
anche cittadini stranieri.
Il presidente della Polonia,
Andrzej Duda, in visita a Bucarest, ha deposto un mazzo di rose rosse ed ha
acceso una candela al Club Colectiv. Anche i presidenti dell’Armenia,
dell’Estonia e della Turchia hanno trasmesso messaggi di compassione al loro
collega romeno. Le autorità della confinante Moldova, a maggioranza romenofona,
hanno donato alla Romania, 700 litri di sangue, per aiutare i feriti, mentre a
Chisinau migliaia di persone hanno acceso candele e hanno osservato un momento
di raccoglimento davanti all’Ambasciata della Romania. Il presidente Nicolae
Timofti ha dichiarato che è l’ora che anche la Moldova dimostri di essere
accanto ai suoi fratelli oltre il Prut, nel contesto in cui la Romania ha
sempre dimostrato di essere accanto alla Moldova.
Tra le reazioni esterne alla
tragedia anche quella del Principe Carlo d’Inghilterra. Noto come amico della Romania, il principe
si è mostrato scioccato dalla tragedia dei romeni. Il mio cuore è vicino alle
povere vittime ricoverate in ospedale e alle famiglie che aspettano con ansia
accanto ai loro letti. I miei pensieri e le mie preghiere sono vicini a Loro e
al popolo romeno, scrive il principe Carlo in un messaggio al presidente
romeno Klaus Iohannis e al premier Victor Ponta. (traduzione di Adina Vasile)