Solidarietà con la Turchia
Squadre di soccorritori dagli Stati Uniti e dall’Europa sono arrivate in Turchia in seguito ai devastanti terremoti che hanno provocato migliaia di morti nel paese e nella confinante Siria. Solo in Turchia le autorità hanno conteggiato quasi 5.000 edifici crollati. Il calo radicale delle temperature aumenta anche il rischio di ipotermia tra i feriti, bloccati ancora tra le macerie. Più stati membri dell’UE hanno risposto all’appello di assistenza rivolto dalla Turchia tramite il Meccanismo di protezione civile. Sono state mobilitate squadre di ricerca e salvataggio urbano di Bulgaria, Croazia, R.Ceca, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Polonia. Aiuti sono arrivati anche da Ungheria, Italia, Spagna, Malta e Slovacchia. Il sistema satellitare Copernicus dell’UE è stato attivato per offrire alle autorità locali servizi di mappatura di emergenza.
Mihai Pelin, 07.02.2023, 11:00
Squadre di soccorritori dagli Stati Uniti e dall’Europa sono arrivate in Turchia in seguito ai devastanti terremoti che hanno provocato migliaia di morti nel paese e nella confinante Siria. Solo in Turchia le autorità hanno conteggiato quasi 5.000 edifici crollati. Il calo radicale delle temperature aumenta anche il rischio di ipotermia tra i feriti, bloccati ancora tra le macerie. Più stati membri dell’UE hanno risposto all’appello di assistenza rivolto dalla Turchia tramite il Meccanismo di protezione civile. Sono state mobilitate squadre di ricerca e salvataggio urbano di Bulgaria, Croazia, R.Ceca, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Polonia. Aiuti sono arrivati anche da Ungheria, Italia, Spagna, Malta e Slovacchia. Il sistema satellitare Copernicus dell’UE è stato attivato per offrire alle autorità locali servizi di mappatura di emergenza.
La Romania si è affiancata agli stati europei che stanno aiutando la Turchia. Ieri stesso ad Adana, nel sud, sono atterrati tre aerei militari con a bordo 60 soccorritori romeni – squadre di ricerca e salvataggio, medici e infermieri, personale specializzato, attrezzature e cani. I soccorritori romeni, in contatto con le autorità turche, sono arrivati nella provincia di Hatay e hanno iniziato la costruzione della base operativa, parallelamente ai preparativi per l’inizio della missione di assistenza. La squadra romena è in contatto permanente con le autorità turche, l’Autorità per la gestione dei disastri e delle situazioni di emergenza indicando l’area di azione e intervento delle squadre di supporto.
A Bucarest, il Ministero della Salute assieme alle Università di Medicina e Farmacia, sta mobilitando i professionisti che vogliono far parte come volontari di squadre mediche disponibili a recarsi nelle zone colpite dai sismi in Turchia. E’ stata organizzata anche una campagna di donazione di sangue per i feriti che necessitano di trasfusioni, e sono disponibili farmaci e materiali sanitari. Il Ministero della Salute è in contatto permanente con l’Ambasciata di Romania ad Ankara per eventuali sollecitazioni e per provvedere alla valutazione medica e alla consulenza psicologica dei cittadini rimpatriati dall’area colpita.
La Turchia è uno dei 33 paesi partecipanti al Mecanismo di protezione civile dell’UE, accanto ai 27 stati membri e a Norvegia, Islanda, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia. L’aiuto dell’UE può essere, però, richiesto da qualsiasi paese del mondo le cui risorse nazionali di emergenza sono sopraffatte da un disastro e necessita di assistenza supplementare. Tramite i suoi programmi di assistenza umanitaria, l’UE è in ugual misura pronta a sostenere la popolazione colpita anche in Siria.