Sessione speciale dedicata alla NATO
La Romania ha celebrato il 20/ anniversario del suo ingresso nella NATO, la più grande alleanza politico-militare della storia.
Bogdan Matei, 03.04.2024, 11:05
Il 20° anniversario dell’adesione della Romania alla NATO, nonchè il 75° anniversario della fondazione dell’Alleanza Nord Atlantica, sono stati celebrati ieri a Bucarest con una seduta comune solenne delle due camere del Parlamento. I deputati e i senatori hanno adottato una dichiarazione in cui si sottolinea che l’appartenenza della Romania all’Alleanza rappresenta una garanzia di protezione dei cittadini, della democrazia e delle libertà individuali. La dichiarazione del Parlamento è stata adottata con 247 voti favorevoli e solo uno contrario.
Presidente del Senato e leader del PNL, al governo insieme al PSD, Nicolae Ciucă, militare professionista e generale a riposo, valuta che, nei 20 anni trascorsi dalla sua adesione, la Romania è riuscita a diventare un membro chiave del NATO. “La Romania è profondamente trasformata oggi, abbiamo le garanzie di sicurezza più solide della nostra storia. Siamo non solo beneficiari della sicurezza, ma siamo uno Stato fondamentale nel garantire la sicurezza sul Fianco orientale della NATO”, ha dichiarato Nicolae Ciucă.
Negli ultimi due decenni, la Romania ha dimostrato di essere un membro leale e pregevole dell’Alleanza Nord Atlantica, ha sottolineato, da parte sua, il presidente ad interim della Camera dei Deputati, il socialdemocratico Alfred Simonis. “I militari romeni sono andati sul campo di battaglia, laddove la loro presenza era necessaria. Le istituzioni civili hanno sostenuto una presenza attiva e onorevole del nostro Paese all’interno della NATO. La Romania è entrata a far parte di una comunità di valori, che ha avuto un’enorme forza trasformatrice e benefica sulla nostra società”, ha dichiarato Alfred Simonis.
Dall’opposizione, il leader dell’USR, Cătălin Drulă, ha detto che la Romania deve adempiere agli impegni assunti nell’ambito della NATO, compreso il contributo alla difesa pari al 2,5% del PIL. “Possiamo diventare leader nell’Europa centro-orientale, ma per questo dobbiamo costruire una Romania moderna, che apprezza la democrazia e gli impegni nei confronti degli alleati”, ha detto Cătălin Drulă.
Al rispetto degli obblighi all’interno della NATO ha fatto riferimento anche il deputato AUR (opposizione nazionalista), Mircea Chelaru, anche lui generale a riposo. “Quest’Alleanza è quella che chiede, che offre e alla quale dobbiamo offrire e, a nostra volta, chiedere. Che cosa? Lealtà, prevedibilità e responsabilità”, ha dichiarato Mircea Chelaru.
Oltre l’80% dei romeni ritiene che l’ingresso del Paese nella NATO sia stato un fatto positivo e che gli alleati difenderanno la Romania in caso di aggressione, come rileva un sondaggio condotto dall’Istituto Romeno di Valutazione e Strategia. Quasi tre quarti degli intervistati concordano sul fatto che la Romania deve investire di più nella dotazione dell’esercito con mezzi tecnici moderni. Il 60% dei romeni ritiene che la presenza dei militari provenienti da altri paesi della NATO sul territorio della Romania porta maggiore sicurezza, mentre quasi il 40% degli intervistati esprime preoccupazione per la possibilità che il paese sia coinvolto in un conflitto militare nei prossimi anni.